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L'iniziativa

Contro la violenza sulle donne «Vite in codice», il testo teatrale pensato per disabili visivi

L'autrice mette a disposizione gratuitamente un file per ciechi e ipovedenti il suo libro, da cui è stata tratta la pièce di Teatro Impiria
La piece tratta dal libro di Michela Pezzani
La piece tratta dal libro di Michela Pezzani
La piece tratta dal libro di Michela Pezzani
La piece tratta dal libro di Michela Pezzani

Tratta vari tipi di violenza visibile e invisibile, fisica e psicologica il testo teatrale "Vite in codice" di Michela Pezzani, ferrarese residente da molti anni a Verona, giornalista del quotidiano L'Arena, scrittrice, autrice di testi per il teatro di narrazione e che mette a disposizione dei disabili visivi il libro da cui è stata tratta la fortunata e plurirappresentata pièce teatrale curata dalla compagnia veronese Teatro Impiria.

I non vedenti e ipovedenti interessati all'iniziativa che prende vita proprio nella giornata internazionale contro la violenza di genere, possono rivolgersi alla mail michelapezzani59@gmail.com e riceveranno gratuitamente al loro indirizzo di posta elettronica il file in pdf che potranno leggere con la sintesi vocale o, per chi ha più residuo, con gli ingrandimenti. Si tratta di una opportunità di lettura agevolata che la Pezzani, ipovedente per un caso di malasanità, ben conosce e desidera condividere con chi intende approfondire i temi proposti di sensibilizzazione ad un fenomeno che dilaga nella nostra società e contro il quale si lotta sia con le parole che con i fatti.

Stampato prima a grandi caratteri corpo 16 da ZeroTre e poi in ristampa da Mediterraneo Edizioni il testo fa parte della collana Liberdade ideata da Pezzani e dedicata, con prefazione del cantautore Nanni Svampa, ad argomenti sociali, storie dimenticate, diverse abilità e contiene un pugno di racconti di vita vera, come recita il sottotitolo "Cinque storie di violenza sulle donne".

Illustrato da Giulia Giornali contiene anche una raccolta di "Poesie d'amore e libertà". Così recitano le battute iniziali di "Vite in codice", ad apertura della rosa di testimonianze: "C’era una volta un’estate. Una bella estate talmente torrida da scottare. Era un tranquillo primo pomeriggio di prima estate. Niente più compiti delle vacanze da fare. Il libretto era già stato compilato in appena una settimana per togliersi di torno l’impegno e godersi … la libertà". 

Informazioni su: kronospsicologia.blogspot.com.

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