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Cinema chiusi, finisce il film del degrado

URBANISTICA. A buon punto i piani di recupero in centro, ma soluzione lontana per l'ex Corallo. Lavori quasi terminati all'ex Capitol: appartamenti e uffici al posto della sala. Nei prossimi mesi cantieri all'ex Marconi e all'ex Astra
L’EDIFICIO DELL’EX CINEMA ASTRA in via Oberdan: un po’ di lavori e poi basta. Ora c’è il cartello Vendesi. Il progetto prevede la trasformazione in negozi.
L’EDIFICIO DELL’EX CINEMA ASTRA in via Oberdan: un po’ di lavori e poi basta. Ora c’è il cartello Vendesi. Il progetto prevede la trasformazione in negozi.
L’EDIFICIO DELL’EX CINEMA ASTRA in via Oberdan: un po’ di lavori e poi basta. Ora c’è il cartello Vendesi. Il progetto prevede la trasformazione in negozi.
L’EDIFICIO DELL’EX CINEMA ASTRA in via Oberdan: un po’ di lavori e poi basta. Ora c’è il cartello Vendesi. Il progetto prevede la trasformazione in negozi.

Verona. Negozi, appartamenti e uffici al posto delle sale cinematografiche da anni in stato di desolante abbandono. Il primo cantiere è già in fase di ultimazione all'ex Capitol di via Carducci. Al posto del cinema, come previsto dal piano di recupero, ci saranno 14 appartamenti e un ufficio postale.
Il prossimo intervento partirà in centro, sul fabbricato dell'ex cinema Marconi di via Mazzini. I lavori saranno avviati nei prossimi mesi e gli attuali 942 metri quadrati verranno interamente riconvertiti in spazi commerciali. Lo prevede il piano integrato di riqualificazione urbanistica approvato dalla passata amministrazione. I proprietari, in contropartita per il cambio di destinazione d'uso, sono tenuti a contribuire con circa 475mila euro alla creazione del parco di Castel San Pietro. La convenzione, firmata il 9 dicembre 2009, prescrive che tale opera pubblica dovrà essere realizzata entro il mese di settembre del 2011. Altri 388mila euro, per lo stesso scopo, li dovranno mettere i proprietari dell'ex Astra di via Oberdan. La convenzione è in via di definizione e i lavori sul fabbricato dovrebbero iniziare entro la fine di quest'anno. Anche lì, come al Marconi di via Mazzini, i 1.500 metri quadrati dell'ex sala cinematografica saranno impiegati per costruire nuovi negozi.
Con il parco urbano sulla collina di Castel San Pietro, realizzato grazie agli interventi urbanistici nelle due ex sale cinematografiche, sarà messa a disposizione della città un'area verde di 20mila metri quadrati. Ai tempi dell'amministrazione Zanotto, quando venne abbozzato il primo progetto, si pensava di creare un percorso artistico, denominato «parco delle statue», collegato al museo di Castel San Pietro. All'origine del mancato avvio del cantiere all'Astra c'è anche la presenza delle fondamenta dell'antica [FIRMA]domus romana emersa durante i primi lavori. Il ritrovamento dei reperti aveva consigliato ai proprietari di modificare il progetto originale che prevedeva un cinema multisala nel piano seminterrato dello stabile. Sotto i futuri negozi sarà creato un percorso archeologico per ammirare colonne e mosaici di duemila anni fa.
È ancora in alto mare, invece, la riqualificazione del complesso dell'ex Corallo in via Quattro Spade. L'edificio è vincolato e i proprietari, che tra l'altro non sono nemmeno veronesi, non hanno mai presentato una proposta progettuale. I piani urbanistici consentono la trasformazione in albergo o in appartamenti.
Un capitolo a parte merita invece la situazione dell'Odeon di via Sant'Antonio. La famiglia, intenzionata a continuare l'attività cinematografica, aveva dovuto arrendersi, dopo essersi vista escludere dal grande circuito della distribuzione a livello nazionale, di fronte all'eventualità di poter proiettare solo film a luci rosse. «Un cinema hard», commenta il vicesindaco e assessore all'urbanistica Vito Giacino, «avrebbe creato degrado, quindi ai proprietari va la nostra solidarietà per questo gesto di sensibilità e di lungimiranza. Ora faremo il possibile, in sede di piano delle opere, per andare loro incontro con una soluzione compatibile con la zona». In alternativa alla sala cinematografica era stato ventilato un progetto che prevedeva 480 metri quadrati a commerciale.
Anche l'assessore all'edilizia privata Alessandro Montagna assicura massima attenzione: «In un momento difficile come l'attuale si deve dare priorità a progetti di riconversione che aiutano l'economia veronese e creano lavoro».

Enrico Santi

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