Verona. Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha disposto oggi, con proprio decreto, la revoca di Michele Croce dall’incarico di presidente dell’Agec, come richiesto dagli altri quattro componenti del consiglio di amministrazione dell’azienda. Il problema della revoca è stato sollevato, documentazione alla mano, dagli altri quattro componenti del consiglio di amministrazione dell’azienda dopo le notizie di stampa relative a una spesa di oltre 48.000 euro per la sistemazione dei suoi uffici. L’inchiesta interna all’azienda, come rileva una nota del Comune, ha evidenziato: «irregolarità nelle procedure messe in atto dal presidente nel disporre i lavori per i suoi uffici; una condotta tendente a ridurre le spese bloccando gli ordini, come confermato dalle imprese cui erano stati commissionati i lavori stessi, dopo le notizie apparse sulla stampa e verificate dagli uffici dell’azienda stessa; una condotta tendente a tenere all’oscuro il c.d.a. sulla reale entità del costo dei lavori e ad evitare di esaminare nel c.d.a. le irregolarità procedurali evidenziate dall’inchiesta interna sul suo operato. «Mi rammarico che l’avvocato Croce», sostiene l’assessore Toffali, «invece di approfondire queste problematiche nella sede opportuna del c.d.a. e rifondere all’azienda le spese ritenute non indispensabili né urgenti, abbia cercato di evitare la discussione sul proprio operato adducendo il pretesto di presunte irregolarità nella conduzione aziendale, per le quali, se ne ha le prove, lo invitiamo a rivolgersi alla Magistratura».