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Gli ultimi istanti

Addio a Paolo Rossi, la moglie: «L'ho abbracciato forte e gli ho detto "vai"». Il figlio: «Un grande papà, umile e altruista»

Paolo Rossi con la moglie Federica Cappelletti (foto Instagram @cappellettifederica)
Paolo Rossi con la moglie Federica Cappelletti (foto Instagram @cappellettifederica)
Paolo Rossi con la moglie Federica Cappelletti (foto Instagram @cappellettifederica)
Paolo Rossi con la moglie Federica Cappelletti (foto Instagram @cappellettifederica)

È rimasta con lui fino all’ultimo, lo ha abbracciato e stretto forte e poi nel momento in cui stava per morire gli ha detto: «Paolo, adesso vai, hai sofferto troppo. Staccati, lascia questo corpo, vai...». Così gli ultimi momenti di Paolo Rossi, la notte fra mercoledì e giovedì all’ospedale di SienaFederica Cappelletti, la moglie, è poi tornata all’obitorio delle Scotte per la camera ardente accessibile solo a familiari, parenti e amici più stretti. Capelli raccolti, occhiali scuri e un soprabito nero, coi cronisti ha ripercorso, commossa, gli ultimi momenti di vita del campione del mondo di Spagna '82 con una promessa fatta in punto di morte: «Crescerò le nostre bambine e porterò avanti i nostri progetti. Tu hai fatto anche troppo». Poco dopo Paolo si è addormentato. «Era sereno», ha detto ancora.

A dare la tragica notizia della della morte di Pablito era stata proprio Federica, nella notte, con un post sui social accompagnato dalle parole «Per sempre» con un cuore rosso accanto. «Da quando ho fatto quel post - ha detto - ho ricevuto messaggi e telefonate da ogni parte del mondo, a dimostrazione, anche se non ce n’era bisogno, della grande persona che era».

 

 

Paolo Rossi era ricoverato a Siena da una decina di giorni per l’aggravarsi delle sue condizioni. A ripercorrere le tappe più dure di Rossi è sempre la moglie. «È stato un periodo molto intenso e pesante - le sue parole - una battaglia che abbiamo sempre affrontato con l’ottimismo di Paolo e il suo sorriso. Con la possibilità concreta di potercela fare. Poi sono subentrate purtroppo delle complicazioni, legate anche ad altri problemi fisici che sono subentrati. Questo fisico molto forte e resistente non ha retto più». Federica Cappelletti ha spiegato che Pablito aveva riscontrato un nodulo al polmone nel febbraio dello scorso anno «appena rientrati dalle Maldive per i nostri dieci anni di matrimonio. Dieci giorni fa le cose sono un po' precipitate ma lui ha vissuto la malattia con grande coraggio e determinazione nel voler tornare a fare una vita normale. Aveva tanta voglia di vivere, non aveva mai rinunciato ai suoi impegni perché era convinto di poter tornare».

 

 

«Lui era una persona che sapeva parlare allo stesso modo con i Capi di Stato ma anche con le persone che incontravamo al supermercato - ha aggiunto Federica - Questo era Paolo e questa la sua grandezza». Accompagnata da alcuni familiari, è rimasta per tutto il giorno all’interno della camera mortuaria accanto al marito scambiando parole, abbracci e carezze con gli amici più stretti del campione e rimanendo sempre vicina al figlio Alessandro, il primo ad arrivare a Siena, avuto da Paolo Rossi proprio nell’anno del Mundial dalla prima moglie, Simonetta Rizzato. «Paolo è stata una persona unica, piena di ottimismo anche nei momenti più difficili, una persona grande ma allo stesso tempo semplice. Una persona che mi ha insegnato tanti valori belli e li ha insegnati alle nostre figlie. Io dico che dopo Paolo Rossi si sopravvive. Quindi cercherò di fare questo. Preferisco pensare che questo sia un arrivederci - ha detto ancora ai cronisti - Fare a meno di lui è veramente tanto. Ma dovrò farlo, gliel’ho promesso».

 

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Oggi pomeriggio, dalle 15, sarà aperta la camera ardente allo stadio Menti di Vicenza, la sua Vicenza. Sabato mattina, in Duomo, saranno celebrati i funerali, con ammessi solo gli invitati della famiglia, ma la celebrazione sarà trasmessa in diretta tv a partire dalle 10.30. Poi, come ha spiegato la moglie Federica «lo riporteremo in Toscana. Lo farò cremare perché me lo voglio tenere per sempre vicino».

 

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