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San Bonifacio

«Vado al parco». A tre anni e mezzo esce di casa da sola: ore di apprensione

Un parco giochi
Un parco giochi
Un parco giochi
Un parco giochi

«Voglio andare al parco giochi», e a tre anni e mezzo infila la porta e scende in strada da sola. Da quanto si è appreso è iniziata così, ieri a San Bonifacio, l’avventura fortunatamente conclusa col lieto fine grazie ad un passante e agli agenti del locale comando di Polizia locale. Erano da poco passate le 16 quando un uomo che stava passeggiando lungo via Trento ha notato una bambina piccolissima camminare da sola e avvicinarsi ad un attraversamento pedonale.

 

Il passante

L’uomo, sulla sessantina, l’ha raggiunta e con grande tranquillità le ha chiesto dove stesse andando da sola: «Al parco giochi!», la risposta pronta della bimba dopo aver candidamente confermato di essere sola. L’uomo non ha perso tempo e ha chiamato subito la Polizia locale che in pochi minuti è arrivata sul posto. Agli agenti la piccola ha fornito l’unica cosa che sapeva, cioè il nome di battesimo. I tre vigili in servizio le hanno chiesto come si chiamassero i suoi genitori: e lei, come raccontano gli agenti, «mamma e papà».

I vigili

Oltre a questo i vigili non sono riusciti a sapere e così hanno chiesto alla piccola di accompagnarli dove abitava: lei lo ha fatto, o almeno ci ha provato, nel senso che li ha portati nei pressi del condominio in cui riteneva di risiedere. Solo che per arrivare a trovare l’appartamento giusto gli agenti sono stati costretti a suonare a molti campanelli fino a quando la porta l’ha aperta la mamma della bambina, che non si sarebbe nemmeno accorta che la figlia non era in casa. Le verifiche preliminari attraverso gli altri organi di polizia, del resto, avevano escluso l’esistenza di qualche segnalazione di scomparsa. In quegli stessi minuti era partito il preoccupato allarme via social che ha innescato un tam tam finalizzato ad individuare chi fosse la piccola per poi risalire ai suoi genitori.

 

La procura valuta eventuali provvedimenti

Una volta entrati nell’abitazione, e fatte tutte le opportune verifiche, su disposizione del Tribunale dei minori la piccola è stata riconsegnata alle braccia della mamma. Ora sarà la Procura della Repubblica di Verona, alla quale passa il procedimento, a valutare, sulla base della relazione che sull’accaduto sarà fornita dalla Polizia locale, a decidere se e quali provvedimenti adottare nei confronti dei genitori della bambina.•.

Paola Dalli Cani

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