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Il caso in centro a Verona

Chiude il locale un’ora prima e viene multato: 540 euro per il cartello «sbagliato»

La pizzeria La Benedetta in via Stella: la chiusura un’ora prima costa una sanzione amministrativa
La pizzeria La Benedetta in via Stella: la chiusura un’ora prima costa una sanzione amministrativa
La pizzeria La Benedetta in via Stella: la chiusura un’ora prima costa una sanzione amministrativa
La pizzeria La Benedetta in via Stella: la chiusura un’ora prima costa una sanzione amministrativa

Potrebbe chiudere all’una di notte, tutte le notti. Invece, per quieto vivere con il vicinato, secondo l’esercente, o perché a quell’ora spesso in centro non c’è più nessuno, abbassa la serranda a mezzanotte e così ha dichiarato sull’orario affisso nel locale. Un «azzardo» che gli è costato 536,40 euro.

La disavventura, che in un centro storico spesso al centro di polemiche per la movida molesta e gli schiamazzi fuori dai locali in piena notte sembra stonare sonoramente, è capitata a Patrizio Violante, titolare della pizzeria «La Benedetta» di via Stella. Ieri mattina la polizia locale effettuando i consueti controlli alle attività del centro, dopo aver passato in esame il perimetro del plateatico, l’elenco degli allergeni e i menù, si sono accorti della discrepanza tra l’orario di apertura e chiusura indicato all’interno del locale, mezzanotte, e quanto dichiarato agli uffici del Commercio, in Comune: un’ora più tardi. Trovata la discordanza, hanno redatto il verbale e comminato la multa.

La sanzione è relativa all’articolo 32 della legge regionale 29/07: «Esponeva cartello indicante orario di apertura e chiusura diverso da quello comunicato al Comune che prevede una sanzione pecuniaria da 258euro a 1.550euro», si legge nel verbale. I vigili hanno optato per i 536,40: non il minimo ma ben sotto il massimo. «Hanno controllato il perimetro del plateatico al centimetro e non avendo trovato irregolarità si sono messi a guardare ovunque e hanno notato che l’orario esposto era dalle 8.30 alle 24 mentre in Comune avevamo dichiarato 8.30 – 1, un’ora prima. Follia allo stato puro: chiudiamo prima per evitare problemi con il vicinato e questo è il risultato», spiega Violante, titolare di altri locali in centro e già presidente della commissione Commercio in prima Circoscrizione, il quale ha raccontato l’accaduto anche sui social network, ricevendo solidarietà anche dai colleghi.

Altri esercenti da cui è partita l’idea di organizzare una serata per raccogliere la cifra per pagare la multa. «La legge è legge e si deve rispettare. Dopodiché ci sono alcune normative che sulla base del buon senso e della praticità andrebbero riviste», è il commento a caldo dell’assessore al Commercio, Nicolò Zavarise. Sulla questione entra d’impeto la vicepresidente della circoscrizione centro Luisa Sartori, candidata alla presidenza della prima circoscrizione con la Lista Tosi alle prossime amministrative. «Sono subissata di segnalazioni e lamentele da parte dei residenti perché sono molti purtroppo gli esercizi pubblici che non rispettano l’orario di chiusura sforando in eccesso. E se all’occorrenza vengono allertati i vigili manco rispondono perché occupati, giustamente, in lavori più importanti. Questo locale, invece, ha chiuso prima anche per non dare disturbo ed è stato multato? Lo trovo illogico e paradossale», denuncia Sartori. «Cosa ne pensa il sindaco di questo trattamento così discriminante?», chiede Sartori. Intanto, a «La Benedetta», l’orario sul vetro del locale è già stato modificato.

Ilaria Noro

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