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Aggressione a Montagnana

Preso a pugni
In coma un giovane
di Pressana

I carabinieri sono sulle tracce dell’aggressore del ragazzo
I carabinieri sono sulle tracce dell’aggressore del ragazzo
I carabinieri sono sulle tracce dell’aggressore del ragazzo
I carabinieri sono sulle tracce dell’aggressore del ragazzo

Lotta fra la vita e la morte un trentaduenne, F.T., veronese di Pressana, vittima di una brutale aggressione l’altra notte, poco lontano dalla stazione ferroviaria di Montagnana. Il giovane è finito a terra colpito da un violento pugno sferrato da uno sconosciuto incrociato pochi istanti prima. Nel cadere, il trentaduenne ha sbattuto il capo sull’asfalto e ha subito perso conoscenza, rimanendo a terra privo di sensi. È ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Padova, in terapia intensiva del reparto di Neurochirurgia con un grave trauma cranico e una frattura della teca cranica.

 

La tragedia si è consumata in pochi secondi, domenica notte, in viale Spalato, a pochi passi dalla stazione ferroviaria. Erano da poco passate le 4, quando due giovani - il veronese era in compagnia di un coetaneo di Montagnana - hanno incrociato un uomo di mezza età, alto e grosso, pare con accento dell’Est Europa. Probabilmente è bastato uno sguardo di traverso, una mezza parola per scatenare la brutale reazione dell’individuo, che sembrava piuttosto alticcio. L’uomo ha sferrato due pugni ben assestati sul volto di entrambi i giovani.

Il ragazzo di Montagnana ha accusato il colpo senza gravi conseguenze, mentre il suo amico è finito a terra, sbattendo con violenza il capo al suolo. A causa della forte botta, il trentaduenne ha perso conoscenza ed è rimasto immobile a terra, nonostante l’amico cercasse di rianimarlo. Per qualche minuto anche l’aggressore ha assistito alla scena, probabilmente colto di sorpresa per la conseguenza del suo gesto.

Quando poi si è accorto che anche altre persone si stavano avvicinando e che per lui poteva mettersi molto male, si è allontanato velocemente, facendo perdere le proprie tracce nella notte.

Intanto il ferito, dopo i primi soccorsi prestati dal personale del Suem 118, è stato trasportato in ambulanza prima al pronto soccorso dell’ospedale di Schiavonia e, successivamente, è stato trasferito all’ospedale di Padova, nella rianimazione del reparto di Neurochirurgia.

I medici, che ovviamente non hanno sciolto la prognosi, hanno riscontrato un trauma cranico commotivo con ematoma epidurale e intraparenchimale, oltre alla frattura della teca cranica.

Sul posto sono accorsi i carabinieri della compagnia di Este che hanno raccolto la testimonianza dell’amico e di altre persone arrivate da un bar che si trova nelle vicinanze, il «Leostation».

 

A quell’ora il locale era ormai chiuso, ma erano in corso le pulizie e c’erano ancora degli avventori all’esterno. Qualcuno si è accorto del parapiglia ed è accorso verso il terzetto. Ai carabinieri di Este i testimoni hanno fornito elementi utili per risalire all’aggressore, un uomo che sembrava ubriaco, robusto e piuttosto alto, probabilmente di nazionalità rumena o comunque dell’Europa dell’Est.

Sul grave fatto il pubblico ministero Andrea Girlando, sostituto procuratore di Rovigo, ha aperto un fascicolo.

N.ST.

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