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Arresto e polemica

Un altro migrante
preso per spaccio
«Basta Costagrande»

I carabinieri davanti a Costagrande (Archivio)
I carabinieri davanti a Costagrande (Archivio)
I carabinieri davanti a Costagrande (Archivio)
I carabinieri davanti a Costagrande (Archivio)

Arrestato dopo un inseguimento, aveva con sè 27 grammi di hashish. È un cittadino gambiano richiedente asilo in Italia, incensurato e ospitato a Costagrande.

È il secondo gambiano ospitato sulle colline fra Avesa e Grezzana ad essere arrestato per spaccio ai Bastioni. 

 

J. A., classe 96, ospite di Costagrande, era in compagnia di altri stranieri, che ieri, alla vista della pattuglia dei carabinieri del Radiomobile si sono dispersi in direzioni opposte.

Dopo un lungo inseguimento a piedi dalla parte scoscesa dei bastioni e poi nel parcheggio Città di Nimes, il giovane è stato bloccato mentre si infilava sotto una macchina parcheggiata.

È stato recuperato lo zaino contenete i 27 grammi di hashish divisi in dosi che ha lanciato durante la corsa. Aveva con sè anche 25 euro e un taglierino sporco di stupefacente, utilizzato per tagliarla.

L'arresto è stato convalidato, l'uomo ha patteggiato una pena (sospesa, in quanto incensurato) di otto mesi.

 

 «Basta, chiudetelo!»

E dopo la notizia divulgata dal nostro giornale, arriva la dura presa di posizione dell'europarlamentare veronese della Lega Nord Lorenzo Fontana: «Ancora uno spacciatore che si finge profugo a Verona. Ancora ospiti del centro di Costagrande che creano scompiglio e seminano insicurezza, dopo il caos scatenato nel novembre scorso e i blocchi nel cuore della città» 

«Chiediamo», scrive, «che il centro di Costagrande venga sgomberato, troppi gli episodi negativi e i rischi provocati dagli immigrati». «Gente che fugge dalla guerra», continua, «non pensa a delinquere: stiamo pagando vitto e alloggio a persone che non hanno il minimo senso di riconoscenza. Altro che profughi, qui siamo in presenza di profittatori che puntano a vivere come mantenuti alle spalle dei cittadini. Verona non è il villaggio vacanze degli immigrati. Spiace che per l’ennesima volta il clandestino sorpreso con la droga sia stato immediatamente rilasciato, certamente queste misure perennemente assolutorie non sono un bel segnale per chi nutre propositi criminali, né un deterrente efficace per prevenire il crimine».

 

 

 

 

Dal divieto di dimora al carcere

Sempre nel weekend è stata eseguita, sempre dal radiomobile di Verona, un ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un tunisino classe 82, M. H.

Per reati di droga era stato sottoposto alla misura del divieto di dimora a Verona e provincia, che non ha rispettato per diverse volte, così la misura è stata aggravata con la custodia in carcere.

Era infatti stato trovato parecchie volte in città, spesso in compagnia di pregiudicati per detenzione e spaccio. Ora dunque è in cella a Montorio.

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