Il sindaco di Verona Flavio Tosi, dopo la dichiarazione di sabato scorso («Dormo con una pistola sul comodino») è tornato sull'argomento della legittima difesa (mentre Salvini annuncia una manifestazione a Verona) nel corso della trasmissione di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora.
Ai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari ha spiegato: «Dormo con una pistola sul comodino, è una Pardini calibro 45. Se mi arriva qualcuno in casa difendo me e la mia famiglia. Ho le inferriate e anche l'allarme, perché spero proprio che nessuno mi entri mai in casa, ho fatto di tutto per evitare che questo possa succedere».
Alla domanda se la pistola sia carica ha risposto: «Non col colpo in canna, perché sarebbe pericoloso, ma è carica ovviamente”, ha detto Tosi a Rai Radio1. E ha spiegato anhce quanti proiettili ci sono dentro: «Una decina, ma tanto non ne servono mica dieci se succede qualcosa in casa».
Dove sparerebbe se dovesse usare quell'arma da fuoco? «Se succedesse, vuol dire che uno ti è arrivato in casa, e se uno ti arriva in casa di notte, credo che gli tiri al corpo». Al corpo cosa vuol dire? «Vuol dire che gli tiri al busto. Se ti arriva lì in casa, vuol dire che ce l'hai a tre metri».
«Beh, a tre metri si può mirare alle gambe», lo hanno incalzato i conduttori: «Non è questione di gamba, è questione che ti difendi. E quando ti difendi da uno che ti è arrivato in casa, e quindi è immaginabile sia pericoloso, perché nonostante allarme e sbarre ti entra in casa di notte...».
Infine gli hanno chiesto se non avrebbe paura di sparare a qualcuno. «Sicuramente avrei paura se qualcuno mi entrasse in casa. Penso sarebbe una reazione istintiva, anche per questo vanno cambiate le norme: non puoi pensare che ci sia totale lucidità e raziocinio quando ti trovi uno a due metri, in casa di notte». E ha concluso: «Sono un cacciatore e so sparare».