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L'autista indagato è ancora ricoverato

Strage sul bus,
rimpatriate
le sedici salme

L'incendio del bus ungherese (foto Lanfranco Fossà)
L'incendio del bus ungherese (foto Lanfranco Fossà)
L'incendio del bus ungherese (foto Lanfranco Fossà)
L'incendio del bus ungherese (foto Lanfranco Fossà)

Sono state rimpatriate le salme delle 16 vittime dell’incidente del bus ungherese che la sera del 20 gennaio si è schiantato contro il pilone del cavalcavia dell’autostrada Milano-Venezia a Verona Est, incendiandosi. Alle 5 di questa mattina il corteo delle 16 bare si è mosso dal casello di Verona Sud, scortato dalle autorità ungheresi e dalla polizia Stradale, che ha accompagnato le salme fino al confine di Stato per poi proseguire il viaggio fino a Budapest.

 

Tra le 16 persone morte nell’incidente, undici sono studenti di un Liceo classico della capitale magiara, tra i 14 e i 18 anni di età. La comitiva stava rientrando in Ungheria dopo una gita scolastica trascorsa sulle nevi francesi. L’autista che era alla guida del pullman al momento del tragico schianto è vivo, ricoverato a Verona in terapia intensiva nel Centro ustioni dell’ospedale di Borgo Trento. É indagato per omicidio stradale plurimo. Con lui in ospedale c'è un altro passeggero del bus, un accompagnatore di 30 anni, ancora in condizioni gravi.

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