Manca l’anticiclone, il tempo non garantisce stabilità. Ce ne accorgeremo soprattutto martedì, quando scatterà l’ora dei primi, veri temporali termo-convettivi della stagione. Prima di allora potremo contare su una parziale rimonta di correnti mediterranee, sufficienti a produrre una domenica e un lunedì soleggiati e più caldi rispetto ai giorni scorsi, ovvero con temperature pomeridiane sui 24 gradi, in linea con le medie stagionali.
Diverso il comportamento meteo di martedì e mercoledì, giornate ad elevato rischio temporalesco, soprattutto fra le 15 e le 20.
I temporali di martedì, localmente forti
L’evento meteo più importante della settimana sarà proprio il transito temporalesco di martedì. Attivo soprattutto nel pomeriggio-sera, sarà alimentato da un vortice ciclonico in quota proveniente dalle isole britanniche. Il contrasto fra le masse d’aria fredde in arrivo alle alte quote e il riscaldamento del bacino padano potrà generare molta instabilità atmosferica con la genesi di cumulonembi diffusi e celle temporalesche in avanzamento dalla Lombardia al Veneto. I rovesci saranno possibili già nelle prime ore del mattino e in caso di schiarite la probabilità di temporali pomeridiani di forte intensità sarà più elevata. Temperature massime sui 20/21 gradi.
Da giovedì a domenica tempo più soleggiato e caldo
Mercoledì il tempo sarà ancora variabile ma più soleggiato e con temperature in leggera ripresa. Ancora possibili addensamenti pomeridiani e qualche veloce rovescio sulle alture. Da giovedì una temporanea ripresa dell’anticiclone assicurerà tempo migliore, più soleggiato e caldo fino a sabato con termometro attorno ai 24/25 gradi nelle ore del pomeriggio.
Probabile un’estensione del bel tempo anche alla giornata di domenica ma in previsione di un altro guasto nei giorni successivi. Nessuna ondata di caldo precoce è attesa almeno fino a 20 del mese: l’alta pressione africana non ha al momento alcuna intenzione di farsi viva seriamente.
Negli ultimi anni maggio fresco e piovoso
Con una sola eccezione, negli ultimi dieci anni maggio è stato spesso fresco e piovoso. A differenza di quanto accade praticamente in tutti i mesi dell’anno, nell’ultimo decennio questo mese non ha mostrato particolari e preoccupanti tendenze al riscaldamento. Talvolta è stato anzi piuttosto fresco come nel 2021, quando la temperatura più alta del mese fu di appena 25 gradi. Andò così anche nel maggio del 2019 e nel 2013, in quest’ultimo con piogge record per 270 millimetri. Piogge molto abbondanti l’anno scorso, non tanto a nord del Po quanto in Emilia e in Romagna, responsabili delle pesanti alluvioni generate dall’esondazione dei fiumi appenninici.
Diversi i motivi di questa anomalia. A latitare è soprattutto l’anticiclone delle Azzorre: preferisce rimanere in disparte, talvolta in pieno Atlantico o sulle isole britanniche, attivando correnti fredde settentrionali responsabili di instabilità se non tempo perturbato, quindi di quantitativi di pioggia superiori alla media che per maggio è a Verona di circa 85 millimetri.
Eccezione di rilievo solo nel 2022, quando il mese attuale fu piuttosto secco e caldo, specie nella seconda metà (massima fino a 31 gradi), anticamera di una prima parte dell’estate molto calda e secca.