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Variante alla statale 12:
«Tosi trova la soluzione»

Sara Moretto
Sara Moretto
Sara Moretto
Sara Moretto

I sindaci dei quattro Comuni dell’Ovest che devono subire il traffico della Statale 12 hanno deciso di rivolgersi al loro collega di Verona Flavio Tosi per ottenere lo sblocco della variante. In seguito a un incontro svoltosi mercoledì in Regione, infatti, si è scoperto che il percorso che dovrebbe portare alla realizzazione dei 13 chilometri di strada studiati per portare fuori dai centri abitati il traffico automobilistico è fermo. A tenere tutto bloccato è il «no» che finora è stato espresso dall’autostrada A4 al tracciato elaborato dal Comune di Verona. Una situazione di stallo che i primi cittadini di Buttapietra, Castel d’Azzano, Vigasio ed Isola della Scala chiedono venga superata grazie ai buoni uffici del primo cittadino di Verona Flavio Tosi. Quel Flavio Tosi che è anche presidente della società autostrade che sta dicendo no alle proposte del suo Comune.

«Il sindaco di Verona ha tutti gli strumenti per far sì che la variante sia condivisibile da tutti, visto che sia Verona che la società autostradale hanno le risorse tecniche ed economiche per elaborare un percorso che risponda alle esigenze di tutti», afferma la sindaca di Buttapietra Sara Moretto. Moretto, assieme ai colleghi di Castel d’Azzano (Antonello Panuccio), Vigasio (Eddi Tosi) e Isola (Stefano Canazza), ha chiesto un incontro urgentissimo a Flavio Tosi. «Nell’incontro di Venezia sono emersi problemi di natura tecnica, per cui ora credo che trovare il modo per superarli sia possibile», precisa il primo cittadino di Vigasio, Eddi Tosi.

I dubbi riguardano solo una parte del percorso, quella che si innesta all’autostrada. Il tracciato parte da Verona, all’altezza della Rizza, e poi, affiancandosi alla ferrovia, interessa i comuni di Castel d’Azzano, Vigasio, Buttapietra e Isola della Scala, dove si ricollega alla Statale 12 attuale. Tale tracciato è già stato condiviso in via di massima dai Comuni, dalla Regione, che ha destinato un milione 250 mila euro alla progettazione, da Veneto Strade, che dovrà predisporre il progetto esecutivo, dalla Regione e dall’Anas, a cui tocca realizzare la variante investendo 135 milioni, non ancora stanziati. «Il problema è il collegamento della variante all’autostrada», spiegava mercoledì, al temine dell’incontro, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Elisa De Berti, aggiungendo che per due ore i tecnici del Comune e dell’autostrada hanno discusso, senza arrivare ad un’idea condivisa, in merito al passaggio della variante dove c’è la rotonda cittadina di via Morgagni. Qui, secondo l’Autostrada, potrebbero sorgere problemi di smaltimento del traffico nei giorni di punta.

Da Verona arrivano rassicurazioni sul fatto che sta per essere portata all’attenzione della Brescia- Padova una soluzione in grado di mettere tutti d’accordo, ma intanto i quattro sindaci in attesa della variante hanno deciso di fare un unico fronte. «Lo scopo è quello di chiarire al più presto la situazione con Flavio Tosi», sottolinea il primo cittadino di Castel d’Azzano, Antonello Panuccio.

«La richiesta l’abbiamo già presentata, visto che su questo ci siamo messi d’accordo nelle ore successive alla riunione di mercoledì, ci auguriamo che arrivi una risposta in fretta», precisa Sara Moretto. «La soluzione», sottolinea, «non può stravolgere quanto già deciso».

Secondo i tempi previsti dalla Regione, la prossima settimana dovrebbero confrontarsi i tecnici e quella successiva torneranno a incontrarsi gli amministratori. Nel frattempo sia i sindaci che i cittadini che vivono lungo la statale 12, e che da vent’anni chiedono a suon di manifestazioni di essere liberati dal traffico, dovranno tenere le dita incrociate.

Luca Fiorin

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