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Unità pastorali:
Sommacampagna
andrà con Sona

Sommacampagna farà unità pastorale con Sona dove attualmente operano 11 sacerdoti. Com'è noto, il vescovo Giuseppe Zenti è deciso: si parte per realizzare in diocesi la rete delle Unità pastorali che dovrà concretizzarsi entro cinque anni, tanti quanti ne mancano al vescovo per arrivare a 75 anni, età in cui un sacerdote dà le dimissioni.

Sommacampagna e Sona, con circa 33mila abitanti, formeranno una delle più numerose unità pastorali della provincia. «Il vescovo ci ha convocati per lanciare ufficialmente il progetto», precisa il parroco don Tarcisio Soldà nel bollettino parrocchiale. «Una commissione si è già messa al lavoro per trovare e identificare i territori che potranno diventare Unità pastorali, dopo la necessaria presentazione e il confronto con le parrocchie del territorio. L'orientamento, per quanto riguarda noi, è di fare Unità tra le parrocchie di Sommacampagna, Caselle, Custoza, Sona, Lugagnano, San Giorgio in Salici e Palazzolo». Non si tratta solo di collaborazione. Sarà una nuova modalità di mettersi in rete. Prosegue don Tarcisio: «A settembre si parte. Zenti ha insistito nel dire che si tratta di un modo nuovo di pensare e di vivere la responsabilità del nostro servizio pastorale, preti e laici. Si tratta di cominciare a confrontarci per trovare il cammino possibile e utile per noi e per le nostre comunità. Come potranno vivere e operare i preti e come muoversi i laici». Per Sommacampagna e Sona, comuni delle cintura cittadina, già alcuni lustri fa si accennò a una fusione, quando Verona rischiò di tornare sotto il 250mila abitanti, poi scongiurato grazie all’immigrazione straniera. Lugagnano e Caselle avrebbero dovuto andare sotto Verona, e Sona, Sommacampagna, San Giorgio e Custoza formare un solo comune; Palazzolo, decentrato, sotto Bussolengo. L.Q.

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