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Una soluzione per Rizza
Anche Verona dice sì
al limite dei 30 all’ora

Semaforo verde alla collaborazione a tre mani.

Dopo anni di inviti, Verona si unisce a Villafranca e a Castel d’Azzano per fronteggiare i problemi legati alla viabilità di Rizza, frazione divisa fra i tre Comuni.

Il consigliere comunale di Verona Francesco Saverio Spangaro, presidente della commissione Viabilità e traffico, ha ricevuto i rappresentanti del comitato cittadino di Rizza, l’assessore villafranchese Roberto Dall’Oca, delegato alle frazioni, e quello azzanese Federico Piazzi, competente sulla viabilità.

Da un paio d’anni, Villafranca e Castel d’Azzano affrontano insieme alcune questioni: hanno siglato una convenzione per la polizia municipale che consente ai vigili di entrambi i Comuni di sanzionare automobilisti a prescindere dal territorio in cui avviene l’infrazione (strada La Rizza, ad esempio, ha una carreggiata sotto Villafranca e una sotto Castel d’Azzano, e un tratto sul territorio di Verona). Di recente, inoltre, hanno fissato il limite di velocità sul rettilineo che attraversa la frazione a 30 chilometri orari.

Verona, però, non partecipa alla convenzione e sul suo tratto di strada si viaggia indisturbati ai 50 chilometri all’ora .

Per questo i colleghi vicini cercano da tempo una partecipazione della città capoluogo.

«Abbiamo chiesto», spiega Federico Piazzi, «che Verona si unisca a noi nell’applicazione di questi provvedimenti partecipando alla convenzione e adeguando di conseguenza a sua volta i limiti di velocità nella zona di Rizza».

La riunione voleva essere proprio un primo passo verso la collaborazione.

Durante l’incontro sono state illustrate le criticità e le eventuali misure da prendere sul tema della velocità dei veicoli, un problema molto sentito dalle persone che vivono nella frazione.

Qualcuno ha suggerito anche l’installazione di un semaforo a laser che scatti se registra l’alta velocità di un veicolo, qualcun altro preferisce la via degli autovelox fissi o del pattugliamento.

«Sono emerse diverse idee», continua Piazzi, «ed è stato delegato l’ufficio Traffico di Verona a proporre una soluzione. C’è anche l’impegno della Commissione scaligera di portare in Consiglio una mozione su questi temi».

È stata sposata in pieno, inoltre, da Verona l’iniziativa dei 30 chilometri orari.

Sulla convenzione occorrerà, invece, interpellare chi di competenza, ma non pare vi siano contrarietà.

«Finalmente anche Verona è arrivata», conclude Piazzi. «La raccolta firme dei residenti risale al 2009». M.V.A.

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