Una chiesa da sempre nel nome di Santa Maria

La chiesa di Fagnano, dedicata alla Vergine, venne edificata tra XI e XII secolo su territorio di proprietà dei canonici della Cattedrale di Verona. Di tale antico edificio, smantellato per edificarne uno ex novo, rimane solo parte della torre campanaria e un affresco del XV secolo raffigurante la Vergine in trono con Bambino. L’erezione in parrocchia risale al 1432. Queste affermazioni sono confermate dalla presenza in chiesa del fonte battesimale ottagonale datato 1432, di una statua lignea del Quattrocento e altre opere d’arte dell’epoca. Da allora la chiesa fu sempre denominata «di Santa Maria» di Fagnano. E lo dimostrano molti documenti. Quando il 12 settembre 1683 la Lega cristiana sconfisse l’esercito turco a Kahlemberg, il Papa, in ricordo e a ringraziamento della protezione della Madonna alle truppe cristiane, istituì la festa del santo nome di Maria. In quel periodo era appena terminata la costruzione dell’attuale chiesa parrocchiale e i fagnanesi decisero di far coincidere la festa patronale con la nuova festa, dedicata dal pontefice al nome di Maria. Lo stesso nome della parrocchia viene citato in altri documenti: nelle Visite pastorali, nella nota redatta dall’arciprete Antonio Ferrari a Fagnano il 31 luglio 1705 relativa ai beni della Chiesa parrocchiale, che è così titolata «Notta de beni stabbili della Chiesa di Santa Maria di Fagnano...». Oppure l’editto del 21 maggio 1842, esistente presso l’archivio della Curia di Verona e riguardante il Beneficio perpetuo «...nella Parrochial Chiesa di Santa Maria di Fagnano, Comune di Trevenzuolo Distretto d’Isola della Scala...». La dicitura del «Santo Nome di Maria» non risulta mai fino alla metà del Novecento. Lo stesso don Augusto Arietti, parroco fino al 1953, ha sempre usato la dicitura «Santa Maria di Fagnano». Nel 1964 un documento redatto dalla Curia di Verona e riguardante le reliquie presenti in parrocchia, in occasione della Visita pastorale del vescovo Servo di Dio Giuseppe Carraro, risulta la dicitura «Chiesa parrocchiale dedicata al santo Nome di Maria». E ancora adesso, indifferentemente, la si definisce con l’una o l’altra dizione.