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«Un danno d’immagine
a maggior ragione
nel 150° anniversario»

Un gruppetto di mantovani deluso davanti all’Ossario chiuso
Un gruppetto di mantovani deluso davanti all’Ossario chiuso
Un gruppetto di mantovani deluso davanti all’Ossario chiuso
Un gruppetto di mantovani deluso davanti all’Ossario chiuso

È dispiaciuto di quanto accaduto, il consigliere provinciale delegato ai beni ambientali Luca Zamperini, di Villafranca. «’inghippo c’è stato, ma dal punto di vista istituzionale si poteva risolvere con un colpo di telefono e senza danno d’immagine al monumento che vive un anno speciale per il quale Sommacampagna ha investito denaro e sforzi notevoli», commenta, spiegando di aver saputo della chiusura dell’Ossario da alcuni ristoratori di Custoza ai quali si erano rivolti i turisti per chiedere informazioni sulle visite al sacrario.

«Sono molto dispiaciuto perché è stato dato un messaggio devastante proprio nel 150° della battaglia, con gli enormi sforzi fatti per la promozione di questo anniversario e a un mese dalla festa del vino».

Zamperini però aggiunge che si sarebbe potuto risolvere tutto con una parola tra enti, come è accaduto martedì quando di ritorno dalle ferie il consigliere comunale e provinciale Giandomenico Allegri ha contattato il presidente Antonio Pastorello.

«Con una telefonata ci siamo chiariti dando una proroga tecnica che consenta a Sommacampagna di lavorare in attesa dell’ok della Soprintendenza. Cosa che però la Provincia aveva fatto via fax già ai primi di agosto. Ripeto», ribadisce, «bastava un colpo di telefono perché non si può interrompere un servizio di questo tipo. E quello della Soprintendenza è solo un passaggio formale. Per l’Ossario è un anno speciale e ci voleva più celerità. Ma per fortuna la questione è ora risolta». M.V.A.

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