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Un appalto, si offrono 240 imprese edili

Via del Capitello, a Caluri, senza marciapiedi
Via del Capitello, a Caluri, senza marciapiedi
Via del Capitello, a Caluri, senza marciapiedi
Via del Capitello, a Caluri, senza marciapiedi

Un esercito di 240 imprese edili si è messo in fila per concorrere al bando di assegnazione dei lavori di via Del Capitello a Caluri di Villafranca. Una fiumana tale da obbligare il Comune a procedere per sorteggio, pescando cioè tra le 240 una rosa di quindici aziende che hanno potuto partecipare alla gara. Lo consente la norma: alle concorrenti è stato assegnato un codice in modo che il sorteggio restasse anonimo.

DELLE QUINDICI, tredici hanno portato la documentazione, una si è ritirata e una è arrivata a mezz’ora dalla scadenza utile per consegnare gli incartamenti. Dopo una lunga trafila, dunque, si è aggiudicata l’intervento, di 432mila euro di lavori, la Zannini Roberto di Reggio Emilia. L’opera complessiva richiede oltre 900mila tra Iva, acquisto dei materiali e procedure varie, di cui 500mila coperti dalla Regione.

Non è la prima volta che una gara d’appalto attira tante imprese: «C’è penuria di lavori ed evidentemente Villafranca offre ancora qualche opportunità rispetto ad altre realtà», spiega Angiolino Faccioli, consigliere comunale delegato ai lavori pubblici. «Già per piazza Don Menegazzi a Dossobuono, per un intervento minore, avevano concorso una sessantina di imprese».

Da questa settimana, dunque, inizieranno i lavori. Dei marciapiedi di via del Capitello si parla dal 1997. Comincerà questa settimana il Consorzio di bonifica con la posa delle tubature, acquistate dal Comune per 60mila euro, per rifare le condotte del Feriadon. L’ente terminerà in quindici giorni.

Quindi entrerà in campo l’impresa Zannini per i lavori del primo stralcio: saranno fatti i marciapiedi che consentiranno ai pedoni – soprattutto ragazzi diretti alla fermata dell’autobus – di percorrere la strada che va dal paese alla strada regionale 62 in piena sicurezza.

Oggi la via è percorsa a gran velocità dalle auto e saranno quindi posati due dossi rallentatori. Saranno interrati i cavi della linea telefonica e le tubazioni e ci sarà nuova illuminazione con lampioni dotati di lampade a led. I lavori termineranno entro sei mesi.

IL SECONDO STRALCIO, invece, fuori dalla gara d’appalto, prevede l’esproprio di alcuni terreni poco distanti alla casa cantoniera, sulla sinistra di via Del Capitello dove sarà ricavato un parcheggio da 45 posti. Sull’area del ex campo di tamburello saranno costruite le vasche di contenimento dell’acqua piovana.

Nel corso del Consiglio comunale è stato criticato dalla minoranza l’intervento poiché è oneroso per una frazione di poche case: «Quelle poche case attendono una soluzione da vent’anni», ribatte Faccioli, «è una questione di sicurezza, ma anche di decoro: quella è la strada che percorrono capi di Stato, ministri e alte autorità quando arrivano a Verona in aereo atterrando all’aeroporto militare».

Ancora in tema di sicurezza, il consigliere annuncia l’intervento all’incrocio tra via Prina e via Pace, nel capoluogo. L’intersezione, regolata ancora con delle paratie di plastica, sarà rifatta. Verrà costruita una cuspide all’incrocio per regolare il traffico e la pista ciclabile che curva in via Prina sarà allargata.

Dopo la svolta, il ciclista troverà l’attraversamento pedonale e ciclabile. I marciapiedi, infine, ai quattro angoli del crocicchio saranno rialzati.

Il lavoro è stato assegnato all’impresa Fratelli Azzoni srl di Goito (Mantova) per 30mila euro.

Maria Vittoria Adami

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