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Tutti i sindaci d’accordo sulla variante
Ora l’ultima parola tocca al ministero

Cittadini manifestano per la variante alla Statale 12 FOTO PECORA
Cittadini manifestano per la variante alla Statale 12 FOTO PECORA
Cittadini manifestano per la variante alla Statale 12 FOTO PECORA
Cittadini manifestano per la variante alla Statale 12 FOTO PECORA

Statale 12: finalmente c’è un accordo generale sul territorio per la variante. Adesso, confermano infatti tutti gli attori che hanno un ruolo in questo progetto, il pallino è in mano al ministero dei Trasporti, che dovrebbe dare il via libera definitivo alla programmazione e realizzazione dei 13 chilometri di arteria che dovrebbero finalmente permettere che si torni a respirare nell’area di Verona Sud, portando all’esterno dei centri abitati, sia dei quartieri cittadini che di vari Comuni, il traffico pesante.

Le precedenti notizie della variante, attesa da più di vent’anni, tanto da essere stata invocata in decine di manifestazioni pubbliche, risalivano a circa un mese fa. Allora era emersa l’esistenza di una non condivisione generale del progetto. Al termine di un lungo percorso di progettazione, che aveva già portato all’ipotesi di due tracciati, il Comune di Verona aveva chiesto di rivedere il tratto cittadino dell’arteria, allo scopo di garantire un migliore collegamento con i nuovi insediamenti commerciali di Verona Sud. Proprio per questo si parlava di un possibile contributo di 14 milioni di euro da parte di Ikea. Poi, però, era emersa l’esistenza di una non condivisione da parte dell’Autostrada A4, con la quale è previsto un collegamento dell’arteria. «Questa situazione è stata superata», afferma ora il sindaco di Castel d’Azzano Antonello Panuccio, «per cui ora il progetto è passato all’esame de ministero, dove, peraltro, sembrano esserci i fondi necessari per realizzare l’arteria”.

Il tragitto della nuova statale 12, nel suo tratto cittadino prenderebbe avvio alla Rizza, all’altezza del collegamento con la tangenziale Sud, dove è prevista la realizzazione di un collegamento con lo svincolo di via Morgagni. Da quel punto, la strada viaggerà a fianco della ferrovia, con due sottopassi, sia della viabilità ordinaria che dello svincolo di via Vigasio, e collegamenti all’autostrada, prima di correre, sempre a lato dei binari, attraversando i territori comunali di Castel d’Azzano, Vigasio, Buttapietra ed Isola della Scala, dove finirà per ricongiungersi al vecchio tracciato.

Questa infrastruttura, la cui progettazione preliminare e definitiva viene effettuata dalla società regionale Veneto Strade, in seguito ad uno stanziamento di 250mila euro da parte della giunta presieduta da Luca Zaia, deve quindi ora ottenere solo, si fa per dire, il via libera da Roma. In seguito ad esso, quindi, Anas potrà mettere in preventivo la progettazione esecutiva e, infine, il via ai cantieri. «Stiamo attendendo di sapere a che punto è la pratica», si limita a dire l’assessore regionale ai Lavori pubblici Elisa De Berti, che ha di fatto nei mesi scorsi rianimato il progetto. «La soluzione agli ultimi nodi sono state trovate, per cui adesso manca solo il parere finale governativo, che arriverà dopo che la società autostradale formalizzerà il proprio si al tracciato, che di fatto ha già espresso», spiega invece l’assessore alla Pianificazione urbanistica del Comune di Verona, Gian Arnaldo Caleffi.

Anche se, considerato il percorso ad ostacoli che ha dovuto affrontare in passato, la cosa può sembrare incredibile, a quanto pare la realizzazione della variante alla Statale 12 è ora più vicina di quanto sia mai accaduto. E, questo, a prescindere dal fatto che arrivino o meno i soldi di Ikea. «Se ci sono è meglio, ma in ogni caso essi non sono determinanti per la realizzazione del progetto», precisano, ognuno per suo conto, sia De Berti che Caleffi.

Luca Fiorin

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