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Tutti Archimede
alla settimana
dedicata alla fisica

Sperimentazioni degli studenti a «La Scienza in villa» FOTO PECORAL’astrofisico Alberto Franceschini
Sperimentazioni degli studenti a «La Scienza in villa» FOTO PECORAL’astrofisico Alberto Franceschini
Sperimentazioni degli studenti a «La Scienza in villa» FOTO PECORAL’astrofisico Alberto Franceschini
Sperimentazioni degli studenti a «La Scienza in villa» FOTO PECORAL’astrofisico Alberto Franceschini

Vortici nell’acqua blu, palline fluttuanti nell’aria, macchinine pronte al giro della morte. Non è magia, è scienza. E ne avranno prova i centinaia di studenti di 50 scuole veronesi che faranno visita fino al 29 gennaio a «La scienza in villa», settimana dedicata al fascino della fisica applicata, inaugurata ieri pomeriggio a villa Venier a Sommacampagna e aperta, da oggi, anche al pubblico nei sabati e domeniche.

L’iniziativa coinvolge 50 studenti del liceo Enrico Medi di Villafranca, frequentanti l’indirizzo scientifico e coordinati dalle insegnanti Cristina Ceriani, Mariella Corghi e Alessandra Adami. Suddivisi in gruppi, accoglieranno i visitatori per dieci ore al giorno, e con l’aiuto di Pleiadi, società specializzata nella divulgazione scientifica per le scuole, illustreranno al pubblico, facendolo partecipare, gli esperimenti che - nella forma del gioco - applicano leggi della matematica e della fisica. Un’alternanza scuola-lavoro speciale che fa sentire gli studenti realizzati e in grado di rendere alla società ciò che la scuola dà loro. Un principio, questo, sottolineato ieri da Gianni Girelli di Penta Formazione, società che coordina l’iniziativa, e dal dirigente scolastico provinciale Stefano Quaglia che ha aggiunto, riferendosi a Pleiadi, ma anche ai ragazzi partecipanti: «Vedere giovani che si sono inventati un lavoro a supporto della scienza e della ricerca dà speranza. Bisogna creare negli studenti la responsabilità per restituire alla scuola ciò che ha dato loro. Siamo nel 2017. Per cento anni il ’17 è stato sinonimo di Grande guerra. Ma nel 1918 le persone sono ripartite, come nel 1945. Ripartiamo anche noi con il nostro ’17, traendo dalla scuola le forze per aiutare il paese a uscire dalla crisi».

Una questione di numeri anche questa: tra studenti, insegnanti e genitori, il mondo legato alla scuola è pari alla metà della popolazione: «Rendiamoci conto che è una potenza immane per cambiare il paese». Non solo: «La scienza ha un contenuto che stimola la curiosità e la creatività», ha detto Augusta Celada, dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto, «ha un peso etico importante e questa iniziativa dà una dimensione civica ai nostri giovani e al nostro lavoro». Una «paideia territoriale», insomma, come l’ha definita il preside del liceo Medi, Mario Bonini, possibile grazie a insegnanti e studenti «senza i quali un preside fa poca strada».

La settimana ha il patrocinio del Comune di Sommacampagna e ieri ha fatto gli onori di casa il sindaco Graziella Manzato, con alcuni amministratori, ricordando la disponibilità della villa per questi eventi e la collaborazione all’iniziativa del comitato dei genitori dell’istituto comprensivo Don Milani. A seguire, l’astrofisico Alberto Franceschini ha affascinato il pubblico presente all’inaugurazione – composto da adulti, ragazzi e bambini – spiegando come «cosmo e cielo siano un grande laboratorio di fisica» e illustrando il mondo della ricerca delle particelle a partire dal centro di ricerca svizzero Lhc, un’area del raggio di 27 chilometri dotata di solenoidi e tra i più grandi acceleratori di particelle. Il matematico Renato Nervosi, invece, ha intrattenuto i presenti con giochi e indovinelli fondati su basilari calcoli matematici: quesiti-tranelli sulla circonferenza della terra circondata da una cordicella o sulle carte da gioco. Ma al pianterreno della villa attendevano i presenti, i ragazzi del liceo Medi che hanno illustrato, infine, decine di esperimenti-gioco. Agli «Specchi ustori» Camilla e Rebecca di quarta A e Luca di terza F, giovani Archimede che hanno spiegato come una lampadina accesa davanti a uno specchio concavo generi il fuoco: «La luce si riflette e converge in un punto. Viene diffusa e riconcentrata e riesce così ad accendere un fiammifero». Riccardo M. e Riccardo S. di quarta A, invece, erano alle prese con Bernoulli e la differenza di pressione dell’aria: «In un tubo soffiamo aria a una pressione più alta di quella nella stanza. Poniamo sopra una pallina che rimane sospesa senza cadere perché circondata dalla pressione inferiore della stanza».

Per il pubblico la mostra è aperta oggi e sabato dalle 14 alle 18.30 e nelle due domeniche dalle 9.30 alle 18.30. Oggi e sabato, si terranno due convegni: alle 15 sulla fisica delle particelle e alle 17 sul metodo di studio. Domani e domenica 29 alle 15 si parlerà di matematica raccontata per aneddoti e alle 17 di motivazione allo studio. M.V.A.

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