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Tre ospedali da riorganizzare La Regione approva i progetti

La giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Luca Coletto, ha approvato in via definitiva la modifica delle schede di dotazione ospedaliera degli ospedali di Bussolengo, Villafranca e Isola della Scala. Ha così recepito il parere espresso dalla quinta commissione del consiglio regionale. Le strutture di Bussolengo e Villafranca (intesa anche come nuovo Magalini) sono inquadrate come presidio ospedaliero di rete. Il primo dotato avrà 120 posti letto più 24 di ospedale di Comunità, il secondo di 187. A Isola della Scala, invece, è prevista una struttura a vocazione territoriale, con 50 posti letto di ospedale di comunità, un centro sanitario polifunzionale con attività ambulatoriale specialistica e un punto di primo intervento per 12 ore dotato di automedica. «Ulss, comitato dei sindaci, giunta e consiglio regionale», commenta Coletto, «hanno fatto un lavoro egregio, lavorando in un clima difficile, perché caratterizzato da battaglie di retroguardia, come se l’organizzazione sanitaria del 2018 potesse essere uguale a quella di fine secolo scorso, da polemiche fortemente politicizzate che sono quanto di peggio quando si discute di cure alle persone, da campanilismi bipartizan con relativo lancio di allarmi infondati, che hanno ottenuto il solo risultato di impaurire la gente. Pazienza, anche questo fa parte del gioco della democrazia, che è sempre comunque bello. Ciò che conta è che da oggi si possa lavorare in concreto, dando a questa rete territoriale di strutture una nuova e più moderna organizzazione, nella quale tutti gli assistiti troveranno le risposte adeguate alle loro necessità, un’organizzazione più efficiente, ma anche meno costosa. E non è cosa da poco, stante che ogni euro che si spende in sanità proviene dalle tasche dei cittadini». «La nuova organizzazione», aggiunge l’assessore regionale Luca Coletto, «si inserisce in un contesto di evoluzione che è delineato con la riforma complessiva della sanità veneta approvata con la legge 19 dell’ottobre 2016, che ha snellito la parte burocratica del tutto riducendo le Ullss da 21 a 9 e rimodernato quella organizzativa, basata su parametri di efficienza, efficacia, razionalità e oculatezza nell’impiego delle risorse in anni nei quali dai governi che si sono succeduti (Monti, Letta, Renzi, Gentiloni) sono piovuti centinaia di milioni di tagli indiscriminati l’anno. A prescindere, nel terzo millennio, guardando anche ai modelli delle organizzazioni sanitarie internazionali più avanzate con le quali il Veneto si confronta, non è più pensabile, nell’interesse della migliore assistenza ai cittadini, che esistano due ospedali a 13 chilometri e 900 metri di distanza l’uno dall’altro che fanno entrambi le stesse cose. Il modello vincente è invece quello della specializzazione, nel quale si valorizzano le peculiarità di ogni struttura; della rete, all’interno della quale il paziente trova le risposte corrette alle sue specifiche necessità di cura; della diffusione di sempre migliori tecnologie, per le quali in Veneto si investono 70 milioni l’anno, e con le quali si fanno diagnosi più approfondite e si danno cure più incisive con meno dolore e meno permanenza in ospedale. Tutto questo sta accadendo anche a Bussolengo, Villafranca e Isola della Scala che, rinnovati nell’organizzazione e nelle dotazioni, costituiscono una sorta di micro-rete che si inserisce nella più vasta rete regionale che è sempre meno futuro e sempre più realtà».Dopo la pubblicazione sul bollettino regionale che avverrà entro le prossime due settimane, la macchina organizzativa potrà mettersi in moto e avviare i traslochi dei reparti, così come indicano le schede. •

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