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Tempesta per i conti in Comune
È in arrivo una pioggia di tasse

Il sindaco Lucio Buzzi, al primo mandato a Povegliano FOTO PECORA
Il sindaco Lucio Buzzi, al primo mandato a Povegliano FOTO PECORA
Il sindaco Lucio Buzzi, al primo mandato a Povegliano FOTO PECORA
Il sindaco Lucio Buzzi, al primo mandato a Povegliano FOTO PECORA

Stangata fiscale sui cittadini di Povegliano. Lo ha annunciato il sindaco Lucio Buzzi in sala Savoldo, piena di pubblico accorso per ascoltare la contrapposizione fra la maggioranza del primo cittadino e l’opposizione guidata da Claudio Lunardi. È durato più di due ore il consiglio comunale e il filo conduttore della serata è stato uno solo: disaccordo su quasi tutti i punti all’ordine del giorno. I più significativi erano quelli relativi al bilancio di previsione 2017-2019 e al ricorso della procedura di riequilibrio finanziario, entrambi approvati senza i voti dei consiglieri di minoranza.

«Già nel consiglio comunale del novembre scorso», ha spiegato il primo cittadino, «avevamo fatto presente della grave situazione del bilancio di competenza. La previsione che avevamo delineato si è dunque realizzata: la necessità di ricorrere all’utilizzo di una procedura di pre dissesto. È un’azione che non avremmo voluto portare avanti poiché comporta delle conseguenze importanti: taglio delle spese, aumento delle aliquote e maggiori costi dei servizi». Il sindaco ha poi precisato: «Concluso il percorso di approfondimento sullo stato economico finanziario, avviamo ora quello del suo risanamento. La Corte dei Conti era a conoscenza della grave sofferenza (alla voce spesa corrente il bilancio è carente di circa 600mila euro, aveva fatto sapere qualche giorno fa Buzzi, ndr) e ci aveva invitato, con una nota, a porvi rimedio».

Buzzi, evidenziando il problema relativo alle casse del comune emerso dopo la revisione straordinaria, ha specificato: «Il risultato ci ha lasciato increduli. È stata riscontrata una sofferenza inimmaginabile e inaccettabile. Dunque, il passaggio ulteriore che dobbiamo fare è quello relativo al piano di riequilibrio, che dovrà essere approvato nel prossimo consiglio, per evitare il commissariamento; un atto di coraggio della mia amministrazione che servirà anche a chi verrà dopo di noi».

Buzzi ha posto l’accento sulla questione dell’aumento delle tasse. Mentre la Tari (tassa sui rifiuti) rimarrà pressoché uguale all’anno scorso, come anche l’Imu. «Fonte questa», ha detto l’assessore al bilancio Leonardo Biasi, «del maggior numero di problematiche, in quanto sovrastimata negli anni precedenti».

L’aliquota Irpef passerà invece dall’attuale 0,4 a 0,8. «L’incasso», ha precisato ancora Biasi, «sarà di circa 350mila euro l’anno». Poi ha aggiunto: «Devo scegliere una strada impervia e chiedere alla mia comunità pesanti sacrifici. Specifico però che l’aliquota non è mai stata alzata prima. Sarebbe bastato farlo di poco in passato, mi assumo io la responsabilità di farlo adesso». E rilancia: «Non posso non esternare la mia amarezza sia per gli effetti che la drasticità della manovra avrà, sia perché questa situazione farà rivedere tutta l’agenda politica e i nostri progetti. Inoltre», accusa, «voglio esprimere il mio biasimo alla precedente amministrazione che è stata cieca e sorda dei nostri avvertimenti quando eravamo all’opposizione».

La risposta del capo gruppo di minoranza Claudio Lunardi è secca: «Tutto il rumore fatto è servito per arrivare ad aumentare le tasse. Farlo significa togliere dalle tasche dei cittadini di Povegliano 370mila euro, che diminuiscono ancora maggiormente il già eroso potere d’acquisto». Un altro punto all’ordine del giorno riguardava il piano delle opere pubbliche per i prossimi tre anni. Biasi ha spiegato: «Data la situazione dobbiamo approvare un piano di opere pubbliche pari a zero». «Questo piano di riequilibrio», ha ribattuto Lunardi, «fatto per deficienze strutturali enormi, bloccherà il paese anche nelle opere». Mentre sul bilancio, chiarisce: «Dagli atti risulta che i parametri gestionali per il periodo 2013-2015 rientrano nella soglia prevista dalla normativa e quindi in equilibrio. Nel bilancio 2017 e seguenti, essendo difficile un pareggio di bilancio, a fronte della nuova normativa, questa amministrazione ha scelto di aumentare le tasse e il costo dei servizi che sono a carico delle famiglie».

Nicolò Vincenzi

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