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Tassa di soggiorno
Il Comune pensa
di adottarla presto

Questione di poco più di un mese. Poi l’imposta di soggiorno potrebbe essere richiesta anche a chi sceglie di alloggiare nelle strutture ricettive di Nogarole Rocca, meno di una decina, che offrono ospitalità a prezzi accessibili, lontano dai centri cittadini congestionati dal traffico, ma con la comodità del casello stradale dell’A22 del Brennero a portata di mano. Sono queste le ragioni che hanno spinto un numero crescente di turisti a cercare una stanza qui, ai confini con il Mantovano, in occasione delle più importanti rassegne fieristiche o della stagione lirica. I numeri rilevati dalla Provincia parlano chiaro. Nel 2014 gli arrivi sono stati 20.272, le presenze 35.683; nel 2015, 21.865 per 40.231 pernotti. L’anno scorso in hotel e b&b hanno dormito 24.035 viaggiatori per 45.472 presenze.

Le cifre in aumento hanno quindi convinto l’amministrazione a fare un paio di conti. «Mentre da Roma i trasferimenti si fanno sempre più esigui, assistiamo alla conferma di un discreto flusso turistico, peraltro in costante aumento, che richiede un mantenimento e miglioramento della cura del territorio e dei servizi pubblici. Uno sforzo che necessita di risorse finanziarie», spiega il vicesindaco, Luca Trentini con delega alle Attività produttive. Per questo il consiglio comunale ha approvato il regolamento per l’istituzione e l’applicazione dell’imposta di soggiorno, con la previsione di cominciare a riscuotere dal primo gennaio.

Al momento manca ancora la delibera di giunta che fissa l’aliquota dell’imposta. «Attendiamo di capire a quanto ammonteranno le risorse trasferite dallo Stato per il 2018. Se la Finanziaria sarà più generosa con gli enti locali, potremo anche valutare di rimandare l’applicazione. Diversamente sarà invitabile», aggiunge.

La decisione di adottare l’imposta è scaturita dopo aver incontrato i titolari delle attività ricettive. «Ci hanno spiegato che molti clienti gravitano attorno a Nogarole per ragioni di lavoro. Nel regolamento abbiamo quindi precisato che l’imposta verrà applicata fino ad un massimo di cinque pernottamenti al mese, anche non consecutivi. In modo da non penalizzare chi si trattiene a lungo».

Valeria Zanetti

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