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«Siamo radicati qui
proveremo ad aggregarci»

Ma che fine faranno i gestori locali? «La normativa nasce per sciogliere l'anomalia della frammentazione che non portava vantaggi», spiega il sindaco Mario Faccioli. «Si prediligono grossi soggetti o modalità di compartecipazione e di associazioni temporanee d'impresa». Nei mesi di verifica dell'Autorità, gli operatori potranno valutare se hanno requisiti per concorrere al bando o trovare misure per accorparsi. È quello che vuole fare Rete Morenica, presieduta da Claudio Dal Grande con sede in via Molini, a Villafranca. La società accorpa sei Comuni; quattro sono nell'Atem Verona 2: Villafranca, Mozzecane, Povegliano e Sommacampagna. «Cercheremo aziende disponibili a fare un'Ati, un consorzio o una formula compartecipata altrimenti gli enti perderanno il controllo del territorio e ci sarà un soggetto con un call center che ha sede chissà dove». Due i vantaggi della gestione locale da difendere: «Monitoriamo il territorio e portiamo utili ai Comuni. Oggi il 60% delle entrate ottenute dal canone pagato per il trasporto del gas va ai Comuni. Con le nuove norme scenderà al 10%», spiega Dal Grande. «E saranno ridotti anche gli interventi ad hoc che Rete Morenica effettua. Nei casi di morosità, inoltre, di un anziano solo o di famiglie con bimbi piccoli, si cerca la soluzione andando nelle case, prima di chiudere il contatore. Essere radicati qui è il nostro valore aggiunto». M.V.A.

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