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Scuole a norma anti terremoti
Polemica sui lavori da fare

La vecchia ala delle scuole elementari FOTO PECORA
La vecchia ala delle scuole elementari FOTO PECORA
La vecchia ala delle scuole elementari FOTO PECORA
La vecchia ala delle scuole elementari FOTO PECORA

Ad anno scolastico appena iniziato, c’è subito una questione da risolvere: i tempi per mettere in sicurezza contro un terremoto l’edificio della scuola primaria che si affaccia sulla strada principale del paese. L’immobile, risalente ai primi del Novecento, che oggi ospita l’aula di informatica e quelle per le attività di gruppo, mette in contrapposizione le liste Tradizione e Futuro, dell’attuale primo cittadino Lucio Buzzi, e Civica Nuove Prospettive.

La precedente amministrazione, guidata da Anna Maria Bigon, lo aveva già messo a bilancio nel programma delle nuove opere, forte del contributo regionale di 346mila euro per i lavori.

Le opere di consolidamento, stando a quanto dichiarato, sarebbero cominciate già quest’anno. Lucio Buzzi ha tutta l’intenzione di proseguire sul solco già tracciato, ma ammette però che ad oggi ha ereditato solo il progetto preliminare e mancano tutti i passi successivi. Troppo poco, sostiene.

«I lavori, costano all’incirca un milione di euro ed adesso abbiamo esclusivamente i soldi che giungono dalla Regione, ma si stratta solo di un terzo delle spese complessive», e, continua, «è difficile trovare tutti i finanziamenti anche perché ogni anno paghiamo mutui per scelte non nostre. Inoltre, il bilancio attuale non ci consente di accenderne di nuovi».

Leonardo Biasi, assessore al bilancio e ai lavori pubblici, incalza: «Questi tipi di lavori hanno tempi lunghi, non saranno terminati prima di due anni, per ragioni oggettive, sia per quanto riguarda la costruzione sia per questioni preliminari burocratiche, che non dipendono in nessun modo da nostre scelte».

Il nuovo dirigente scolastico, dice il sindaco, dopo essersi confrontato con noi ha espressamente richiesto l’utilizzo delle aule dell’edificio in questione. «Probabilmente alcuni spazi», continua ancora Buzzi, «serviranno anche ad altri scopi, come la biblioteca».

L’ex sindaco Bigon invece è di tutt’altro avviso. «I lavori sarebbero iniziati già quest’anno. Il bando europeo che avevamo individuato per sopperire all’ingente finanziamento necessario è però scaduto. Avremo ricorso a nuovi mutui che ci avrebbero aiutati. Ciò sarebbe stato possibile, avendo, il comune, uno tasso di indebitamento basso. Avremo inoltre fatto uso di nostri fondi senza aumentare le tasse. Le scuole escono dal patto di stabilità, per esse ci sono vincoli particolari e allentamenti che bisogna prendere in considerazione. Avevamo già stanziato anche 100mila euro per finanziare, oltre ad altri progetti, anche quello esecutivo e definitivo delle scuole elementari». «È un lavoro necessario da attuare subito e gli attuali amministratori devono trovare i soldi», attacca l’ex sindaco, «la mancanza di fondi è solo un modo per nascondersi dietro a un dito».

Tutti gli altri edifici che costituiscono la scuola primaria Anna Frank sono già stati resi antisismici nel recente passato, prosegue Biasi, per la secondaria di primo grado invece bisogna fare un discorso diverso. «L’edificio è più recente, quindi daremo sicuramente priorità allo storico immobile di piazza IV Novembre, prima di mettere mano a questo, ma dobbiamo fare anche i conti con altre spese che derivano ad esempio da una mal curata manutenzione della palestra delle medie e delle medie stesse. Sono da rifare i serramenti, l’impianto di riscaldamento e soprattutto è necessario sistemare l’ascensore. Tutti aspetti che prima non sono stati curati», conclude.

Nicolò Vincenzi

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