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Salemi (Pd): «La Regione
doveva puntare
sui fondi comunitari»

Orietta Salemi
Orietta Salemi
Orietta Salemi
Orietta Salemi

«Che non siano arrivati i fondi per la Grezzanella addolora tutti noi, ma prima di scaricare sempre su altri, e in particolare sul governo, la responsabilità chiediamo una cosa: la Regione ha davvero fatto tutto quanto necessario per presentare una programmazione strategica sul territorio veronese?». Così la consigliera regionale Orietta Salemi (Pd) replica alle parole dell'assessore regionale De Berti che prevedeva di destinare alla Grezzanella di Villafranca e ad altri interventi sulla provincia di Verona i fondi nazionali Fsc. «Sappiamo infatti che i fondi Sviluppo coesione sono uno strumento nazionale e prevede quindi un utilizzo autonomo da parte del governo per far fronte a esigenze ritenute emergenziali o di sviluppo strategico complessivo per un territorio ampio. Il governo, con il Cipe, ha destinato al Veneto quasi il 20 per cento del fondo, per un totale di oltre 317 milioni di euro, e la giunta regionale ha ancora motivo di piangere il morto? Per accedervi serve concertazione e per questo ci domandiamo se la Regione abbia anticipato al Governo i bisogni infrastrutturali del Veronese e abbia favorito una relazione preventiva per intervenire sul Governo per queste necessità. Verificherò personalmente cosa abbia previsto l'iter e come si sia creata questa situazione, ma non posso esimermi dal chiedere alla Regione perché si è fatto esclusivo affidamento ai Fsc e non, come pare più logico, ai Fondi comunitari che vanno proprio allo sviluppo regionale. Perché, soprattutto per la Grezzanella, infrastruttura di interesse prioritario per la salute e il benessere di Villafranca e di tutto l'ovest veronese, non si è scelta la strada dei fondi comunitari per i quali la Regione ha maggiore potere decisionale? E ancora, come mai da due anni a questa parte la giunta Zaia ha deciso di abbandonare la strada dei bandi per le Ipa (Intese Programmatiche d'Area), per sostenere lo sviluppo locale territoriale? Abbandonando deliberatamente questo strumento la Regione ha impedito ai Comuni di beneficiare di quei fondi per progetti di sviluppo d'area vasta come quello della Grezzanella. Dunque abbandoniamo il tono delle rivalse perché anche sul centralismo veneziano ci sarebbe da dire molto: il Pa era uno strumento di programmazione decentrata e la Regione lo ha abbandonato». E conclude: «Concentriamoci, da veronesi, sullo sforzo comune, insieme all'assessore, per stabilire scelte prioritarie in Regione e progettare soluzioni percorribili e rapide sulla Grezzanella e le infrastrutture che da troppi anni, non da questo governo, attendono risposte». M.V.A.

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