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Sale per giochi d’azzardo lontane da scuole e parchi

Una slot machine
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Anche il Comune di Trevenzuolo, come altri nella Regione Veneto, si è dotato di un regolamento comunale in materia di esercizio di giochi leciti, come recita una legge regionale del 2013. «Fin dal 2012 l’amministrazione comunale ha affrontato il tema della ludopatia, organizzando incontri pubblici di sensibilizzazione al problema», ha osservato il sindaco Roberto Gazzani. «Nel 2013 il consiglio comunale approvò una mozione per chiedere alla Regione di legiferare in merito. Ora la legge regionale è stata approvata e dà la facoltà ai comuni di regolamentare la materia in merito alla dislocazione delle sale da gioco. Il limite di apertura serale sarà regolato da una mia ordinanza entro breve». Il regolamento, approvato dal consiglio comunale con l’astensione del gruppo Uniti per il futuro, prevede che ci sia una distanza di almeno 500 metri delle sale gioco da scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, posti frequentati da giovani, parchi e giardini pubblici, biblioteche, spazi civici. «Apprezzo questa decisione che potrebbe limitare il pericolo che questi giochi rappresentano per in nostri giovani», ha osservato Osvaldo Zoccatelli, ex sindaco nonché medico di base. «Ricordo che, durante il mio mandato, ci sono stai segnalati casi di ludopatia: vuol dire che il problema esiste anche per il nostro territorio». Nella medesima seduta consiliare è stata ratificata una delibera di Giunta di variazione del bilancio per un aumento in entrata dall’Imu di 17mila euro ed una uscita di 10mila euro per spese di manutenzione di edifici comunali. Il sindaco Roberto Gazzani ha inoltre annunciato, con una variazione di bilancio, che dalla Regione è stato concesso un contributo di 80mila euro per l'isola ecologica, punto approvato con l’astensione delle minoranze. Approvata, sempre con l’astensione delle minoranze, le revoca parziale del trasferimento all’Unione avvenuta nel 2016, della funzione gestione dell'edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici. «Ora revochiamo in parte tale gestione in capo all'Unione», ha dichiarato il sindaco, «riportando al nostro interno la gestione della mensa e dell’edilizia scolastica mentre resta la delega all'Unione per quanto riguarda il trasporto e l'assistenza scolastica». •

Lino Fontana

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