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Restaurata la Via Crucis
Le tele hanno un nome

Su un tela è  evidente la lucentezza ritrovata dopo il restauro. A destra particolari di altre tele
Su un tela è evidente la lucentezza ritrovata dopo il restauro. A destra particolari di altre tele
Su un tela è  evidente la lucentezza ritrovata dopo il restauro. A destra particolari di altre tele
Su un tela è evidente la lucentezza ritrovata dopo il restauro. A destra particolari di altre tele

Via il nero. E luce fu. E anche i colori, i volti, le emozioni.

Con la mano della restauratrice valeggiana Eleonora Cigognetti, personaggi ed espressioni sotto la patina del tempo e della polvere sono riaffiorati sulle quattordici tele della Via Crucis del duomo di Villafranca che stasera tornano «a casa».

Dopo mesi di restauro, saranno collocate sugli altari laterali della chiesa parrocchiale e alle 20,30 Cigognetti illustrerà le fasi di lavoro e una sorpresa emersa dalla prima pulitura delle tavole: si conosce ora il nome dell'autore dei dipinti. È Lorenzo Rizzi, vissuto tra il 1830 e il 1895, originario di Udine e attivo nel Friulano, ma anche nel Veronese: sua è la pala, in duomo, nell'ultimo altare di destra. E ora i fedeli possono ammirarne la firma anche sulle stazioni della Via Crucis dipinte, come lascia scritto l'autore stesso, tra il 1890 e il 1891.

Stasera la parrocchia festeggerà questo recupero artistico voluto alcuni mesi fa dal parroco monsignor Giampietro Fasani e costato circa ventimila euro. Le tele dipinte a olio sono state pulite e restaurate laddove presentavano lacerazioni, buchi o ammaccature. Non erano in buono stato perché negli anni Sessanta le cornici lignee dorate che le proteggevano era state tolte e vendute. Le tele, sul supporto in legno, erano state quindi ritagliate e incastrate, anche in malo modo, nelle nicchie nel muro delle navate sulle quali erano collocate e dove torneranno a campeggiare. Con colori però brillanti. Dai banchi i fedeli potevano solo vedere dei grandi rettangoli neri affissi nel muro. Ora brillano il blu e il rosso delle vesti dei personaggi e gli sguardi, carichi di espressione, catturano l'occhio.

«Per il primo venerdì di Quaresima abbiamo pensato a una serata di riflessione sul senso della Via Crucis e presenteremo il lavoro fatto», spiega monsignor Fasani che stasera interverrà a fianco di Cigognetti e di don Antonio Scattolini. Quest'ultimo spiegherà il significato della via crucis. «I quadri saranno esposti sugli altari laterali sabato e domenica. Dopodiché saranno rimessi al loro posto». Nelle nicchie in alto lungo le due navate.

Attorno sarà applicata una cornice in legno dorata, per farli risaltare. «La pulitura è stata lunga e complessa», spiega Cigognetti che stasera illustrerà con delle diapositive le fasi di recupero. «Le tele sono state risanate e il colore e i volti emergono ora di una bellezza sorprendente. Rifileremo anche le nicchie in modo da ricollocare la tele senza usurarle».

Oltre alle stazioni della Via Crucis, Cigognetti è intervenuta anche sul mortorio ligneo cinquecentesco della chiesa della Disciplina. Da mesi le statue sono sotto trattamento antitarlo. Per Pasqua anche il compianto tornerà al suo posto, nella nicchia sotterranea della Disciplina, visibile dall'antica grata in ferro. Per l'occasione, il Cristo sarà portato in processione dal duomo alla Disciplina. M.V.A.

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