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Regala 5mila euro alla scuola «Per me è stato un luogo felice»

Sonia CostaAlunni e genitori davanti alla scuola Anna Frank FOTO PECORA
Sonia CostaAlunni e genitori davanti alla scuola Anna Frank FOTO PECORA
Sonia CostaAlunni e genitori davanti alla scuola Anna Frank FOTO PECORA
Sonia CostaAlunni e genitori davanti alla scuola Anna Frank FOTO PECORA

Nicolò Vincenzi Il Natale alla primaria Anna Frank di Povegliano è arrivato un po’ prima. Un poveglianese, che vuole rimanere anonimo, ha donato 5mila euro alla scuola. La cifra importante, secondo la dirigente Maria Sonia Costa, verrà utilizzata per promuovere nuovi progetti, altrimenti chiusi in un cassetto, e servirà per finanziare quelli già esistenti. «È arrivato il momento di fare qualcosa concretamente», spiega l’anonimo donatore. «La scuola di Povegliano ha dei programmi interessanti. Uno dei motori delle nuove generazioni è proprio la scuola, però è sempre più abbandonata. Non mi interessa la politica, non ha colori questa donazione, volevo fare qualcosa di tangibile e immediato», racconta. La dirigente Costa sottolinea che non c’è stato nessun progetto presentato o un’occasione particolare «È stata una casualità. Il tutto è nato grazie ad una maestra che conosce il donatore e sapeva della sua idea di aiutarci». Infatti, dopo aver saputo della volontà di donare i cinquemila euro, l’Anna Frank ha presentato al benefattore una lettera in cui venivano esposti i progetti che avrebbero potuto essere sostenuti grazie alla consistente cifra. Sebbene non ci siano vincoli nell’utilizzo dei soldi (potranno essere utilizzati anche in alcune iniziative delle scuole medie), l’indirizzo in cui verranno investiti è preciso. «Li utilizzeremo per far conoscere ai bambini le realtà ambientali, economiche, culturali di Povegliano. Le tradizioni di carattere storico e religioso. Presteremo attenzione alla musica, alle forme artistiche, espressive e teatrali; il donatore ci tiene molto a questo aspetto», continua Costa. Il generoso anonimo specifica di non essere entrato nelle priorità della scuola: «Saranno le insegnanti che decideranno in che settore intervenire». E poi precisa: «Se la scuola avrà necessità, questo finanziamento non sarà l’unico». E lancia un auspicio: «Se possibile, mi piacerebbe che i soldi servano anche a mantenere l’insegnamento delle nostre radici. Un Paese dove non si ha l’attenzione per i più piccoli è destinato a morire. Non c’è futuro. È ora che, chi di dovere, faccia quello che deve per tutelare un diritto fondamentale come quello dell’istruzione», dice il donatore che poi precisa che come imprenditore, insieme ai collaboratori della sua azienda, non è nuovo a tali attività. Spesso atti di liberalità come questo sono stati devoluti ad enti e altre aziende in crisi, ma quello dei giorni scorsi è il primo a favore della primaria. «La scuola è stato un luogo felice per me», spiega. E aggiunge: «Lì il mio maestro, Giovanni Battista Perina, mi ha insegnato a diventare uomo». Anche questo ha influito nella sua decisione. Per capire l’importanza della donazione di cinquemila euro, basti pensare che negli ultimi anni la cifra annuale di cui poteva disporre l’Istituto comprensivo, per realizzare i progetti che ampliano l’offerta formativa, era di poco superiore. La dirigente scolastica chiarisce come la cifra servirà a realizzare attività che favoriscano sia l’inclusione degli studenti sia a portare i progetti anche fuori dalle aule. «È stata una sorpresa positiva. Non è facile trovare persone che considerino ancora la scuola un punto di riferimento importante per la costruzione della cultura. Il fatto che voglia rimanere anonimo è ancora di più significativo: dimostra la volontà di aiutare in maniera disinteressata», conclude Costa. Questo non è l’unico atto di beneficenza nei confronti della primaria. Qualche mese fa, infatti, un’insegnante della Anna Frank ha donato circa 300 euro. La maestra aveva trovato un braccialetto di valore e lo aveva consegnato alle autorità affinché il proprietario potesse recuperarlo. Scaduti i termini, il prezioso oggetto, diventato così di sua proprietà, è stato venduto e l’incasso devoluto alla scuola. •

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