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A Trevenzuolo

«Presa a sassate
la casa che ospita
gruppo di profughi»

Manifestanti davanti alla villetta a Roncolevà
Manifestanti davanti alla villetta a Roncolevà
Manifestanti davanti alla villetta a Roncolevà
Manifestanti davanti alla villetta a Roncolevà

Sassaiola contro la casa che ospita i profughi a Roncolevà, urla per insultarli e operatori costretti a barricarsi nella struttura. È durissima la denuncia sugli episodi di intolleranza lanciata da un folto gruppo di associazioni veronesi che operano nel campo sociale, una settantina.

 

E' successo nella piccola frazione del Comune di Trevenzuolo. I portavoce di Verona che dialoga sono don Giuseppe Mirandola, direttore del Centro missionario diocesano, Carlo Melegari presidente del Centro studi immigrazione (Cestim) di Verona, e Mao Valpiana presidente nazionale Movimento Nonviolento. In un comunicato congiunto raccontano che «i giovani giunti a Roncolevà lo scorso primo luglio sono stati accolti da insulti, sia loro che gli operatori della cooperativa che gestisce la casa in cui sono ospitati".

 

La notte del 30 giugno, avrebbero lanciato pietre contro la casa, al punto che gli operatori sono stati costretti a barricarsi all’interno. L’auto del presidente è stata presa a pietrate, con cristalli distrutti e danni consistenti.

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