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Polemiche sui manifesti del referendum

Il referendum per l’autonomia a Buttapietra diventa fonte di impreviste polemiche politiche. Non sull’oggetto della consultazione, visto che quasi tutte le forze presenti in Consiglio comunale si sono trovate così tanto d’accordo sul loro sostegno al si che hanno deciso di organizzare insieme un incontro di informazione, che si è svolto lunedì scorso. A creare distinzione fra la maggioranza ed una parte dell’opposizione è invece la dislocazione dei cartelloni elettorali.

Secondo il capogruppo della Lega Renzo Giacopuzzi, infatti, i tabelloni sui quali si può affiggere la propaganda elettorale sono stati messi nel territorio comunale in posizioni sbagliate.

«Nell’affiggere i manifesti ho notato con grande stupore che le bande elettorali sono state spostate in altri luoghi rispetto a quelli soliti, per cui i manifesti di propaganda non sono tanto visibili alla popolazione», afferma il consigliere, in un’interrogazione indirizzata al sindaco ed al segretario comunale.

Nel suo documento, Giacopuzzi fa l’elenco di tutte le situazioni che a suo parere non vanno bene. «Le bande elettorali che erano davanti alla scuola per l’infanzia di Marchesino, di fronte alla Chiesa, sono state spostate in via Monte Altissimo, quelle che venivano messe nel parco Libertà dei Popoli sono finite in via Provinciale Sud, di fronte ad un gommista ed al confine con Isola della Scala», scrive. E poi: «I tabelloni che si trovavano davanti alla scuola per l’infanzia di Buttapietra sono stati portati al centro del parcheggio ed ora sono poco visibili, al pari di quelli presenti nel parcheggio vicino alla Casa anziani». Affermando che gli spazi per i manifesti «dovrebbero essere dislocati in punti nevralgici del paese», Giacopuzzi, a nome anche del suo collega in Consiglio Antonio Pegoraro, vuole sapere, con urgenza, il perché di questi cambiamenti.

Al momento il sindaco Sara Moretto in merito a queste osservazioni non risponde, non avendo ancora potuto approfondire la questione. D’altro canto essa ricorda che il tema del referendum è comunque sentito in paese, tanto che lunedì la sala civica era quasi piena per il dibattito che la ha vista protagonista, assieme al parlamentare Vincendo D’Arienzo del Partito democratico, all’assessore regionale Luca Coletto della Lega Nord, e al consigliere regionale Stefano Casali di Idea.

«Si è trattato di un confronto interessante, perché non è stato a senso unico, nel quale io ho personalmente fatto appello a votare si, pur non essendo schierata politicamente», sottolinea il primo cittadino.

Luca Fiorin

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