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Paolo Zanini è ancora «Messer Gidino»

Paolo Zanini e Franca Bussola  FOTO PECORA
Paolo Zanini e Franca Bussola FOTO PECORA
Paolo Zanini e Franca Bussola  FOTO PECORA
Paolo Zanini e Franca Bussola FOTO PECORA

Paolo Zanini bissa l’elezione del 2006 e si aggiudica l’edizione numero 24 della maschera locale Messer Gidino. Sono stati 598 i votanti che domenica si sono presentati alle urne nel quartiere Gidino per decidere chi tra Giampaolo Zanini detto Paolo e Claudio Murari detto Caio avesse l'investitura.

Al primo sono andati 351 voti mentre il secondo, già eletto nel 2005 e 2014, che puntava ad eguagliare così le tre vittorie di Romeo Forante sono andate 247 preferenze.L’'idea della maschera Messer Gidino nacque nel 1981 a cura dell’allora comitato cinema presieduto da Giorgio Castioni con la benedizione dell’indimenticato don Marcello Boninsegna.

Il 22 febbraio 1981 la prima elezione quando venne eletto Bruno Bertolaso detto Bertolacci in un centro storico invaso da camion fatti defluire apposta dal vicino casello autostradale. Dopo la quinta elezione, dal 1986 Messer Gidino si eclissò «per mancanza di collaborazione», come tenne a ricordare Ottorino Bonomo, il quarto Messer Gidino della storia. Un nuovo comitato, spinto da appassionati con organizzazione diretta da Claudio Gianelli che si avvale della collaborazione del comitato benefico Somma Viva e del patrocinio del Comune, prese in mano le redini nel 1999, tanto che quest’anno si tocca il traguardo della 24esima edizione. La maschera vuole ricordare forse il cittadino più illustre, il sommo poeta e rimatore Gidino da Sommacampagna. Negli anni in cui la lingua ufficiale era ancora il latino ma che, a causa di avvenimenti storici quali le invasioni barbariche e la calata in Italia di Franchi e Alemanni, stava perdendo sempre più il suo carattere di universalità per restringersi intorno ai palazzi dei principi e dei notabili, cominciarono a diffondersi nei diversi territori d’Italia i dialetti. È in questo quadro che viene a inserirsi la figura e l’opera di Gidino da Sommacampagna, nato tra il 1320 e il 1330, iniziò la sua carriera politica alla corte di Cangrande II della Scala e divenne in breve il consigliere intimo del signore scaligero e ministro delle finanze.

L’opera che lo renderà famosa sarà il Trattato sui Ritmi Volgari, codice unico e prezioso per gli studiosi di letteratura ritrovato dal veronese Scipione Maffei. Messer Gidino XXIV e Franca, alias Madama Caterina faranno il loro esordio con corteo e carri allegorici sabato per le vie del paese partendo alle 14,30 da via dell’Industria. La novità è la sfilata in notturna in programma lo stesso giorno alle 19,30 nella popolosa frazione di Caselle, partendo da via Trieste. L.Q.

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