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Ossario di Custoza chiuso
per una convenzione scaduta

Il cartello che spiega perché l’Ossario è chiuso: l’ingresso sbarrato non è andato giù ai visitatori FOTO PECORA
Il cartello che spiega perché l’Ossario è chiuso: l’ingresso sbarrato non è andato giù ai visitatori FOTO PECORA
Il cartello che spiega perché l’Ossario è chiuso: l’ingresso sbarrato non è andato giù ai visitatori FOTO PECORA
Il cartello che spiega perché l’Ossario è chiuso: l’ingresso sbarrato non è andato giù ai visitatori FOTO PECORA

Chiuso nel bel mezzo dell’anno del 150° anniversario della battaglia, a pochi giorni dall’ultimazione della nuova sala multimediale nell’ex casa del custode.

L’ossario di Custoza non si può visitare da due settimane. Il 31 luglio è scaduta la convenzione siglata nel 2012 tra la Provincia, proprietaria del sito storico, e il Comune di Sommacampagna che ne aveva ottenuto la gestione con un contributo annuo provinciale di 45mila euro.

L’ente locale ha affidato alla cooperativa I Piosi la manutenzione del verde, il servizio di apertura e chiusura del sito e quello di organizzazione delle visite guidate per il quale ha assunto quattro giovani neo laureati del territorio.

Ma il primo agosto la cooperativa si è dovuta fermare. Ora Provincia e Comune lavorano per uscire dall’impasse nel periodo delle ferie agostane che non aiuta a disbrigare la matassa celermente: la Provincia ha chiesto alla Soprintendenza di poter procedere con la proroga della convenzione. E attende il nulla osta. Così come Sommacampagna che già a giugno aveva chiesto il rinnovo della proroga fino a dicembre 2016.

«Probabilmente coincidendo il periodo con le ferie qualcosa nell’iter tra Provincia e Soprintendenza non ha funzionato», spiega il vicesindaco Fabrizio Bertolaso. «Ma dovrebbe essere questione di poco. Apriremo l’Ossario prima possibile». Nel frattempo il presidente della Provincia Antonio Pastorello, in accordo con l’assessore comunale Giandomenico Allegri che è anche consigliere provinciale, ha comunicato ieri che, nelle more dell’autorizzazione della Soprintendenza, concederà al Comune di proseguire le attività.

Anche se ricorda che la convenzione, quand’anche fosse prorogata, non comporterebbe contributi della Provincia: «Non abbiamo più la delega alla Cultura e non disponiamo di fondi in merito», spiega. «La Corte dei conti non ce lo permette». Il Comune quindi potrà provvedere in pochi giorni a rinnovare l’incarico alla cooperativa, in attesa della proroga definitiva. Quanto al denaro: «Non è un problema», afferma Allegri. «Il Comune ha già accantonato i 45mila euro per la gestione dell’Ossario per il 2016». Insomma, la chiusura del sito «è temporanea», assicura l’amministrazione che conta di riprendere a breve le visite e la promozione del sito che quest’anno è al centro del cartellone culturale «Accadde per l’Italia tra i nostri colli»: manifestazioni e appuntamenti che andranno fino all’autunno prossimo. Ma resta una questione irrisolta. Ad aprile Pastorello aveva annunciato, lasciando sorpresi gli amministratori locali, di essere disposto a procedere con il passaggio di proprietà dell’Ossario dalla Provincia al Comune. Sommacampagna da tempo punta all’acquisizione, ma per gestire il sito dovrebbe affrontare parecchie spese: almeno 45mila euro l’anno sommati a quelli per promozione e manutenzione. Così l’eventuale passaggio di proprietà è rimasto in sospeso. Pastorello ribadisce l’offerta: «Il Comune può acquisirlo gratis. Se l’ente farà richiesta formale nel giro di un mese convochiamo il consiglio provinciale e chiudiamo la questione».

Più cauto Allegri: «L’acquisizione di un bene vincolato non si fa in due giorni: occorrono passaggi in consiglio comunale, provinciale e in Soprintendenza. E stiamo ragionando sui costi. Per questo abbiamo chiesto la proroga della convenzione al 31 dicembre pur manifestando la disponibilità all’accettazione del bene che però richiede un approfondimento di valutazione».

Maria Vittoria Adami

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