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Odore di benzina nel paese
«L’inquinamento preoccupa»

Il deposito di idrocarburi a Mozzecane FOTO PECORA
Il deposito di idrocarburi a Mozzecane FOTO PECORA
Il deposito di idrocarburi a Mozzecane FOTO PECORA
Il deposito di idrocarburi a Mozzecane FOTO PECORA

A Mozzecane le polemiche legate all’odore di benzina nell’aria non si placano. La minoranza Progetto Futuro a questo proposito ha presentato una interpellanza al sindaco Tomas Piccinini per chiedere lumi riguardo la «presenza di fenomeni odorigeni e del possibile inquinamento al centro di Mozzecane». Fonte della discordia sono le cisterne della ditta che si occupa dello stoccaggio di carburante poste a lato della strada regionale che attraversa il paese. I cittadini residenti nelle zone vicine, infatti, da qualche mese accusano bruciore agli occhi oltre che all’odore fastidioso (più o meno invasivo, in base alla giornata). Con la delibera di giunta del 13 aprile scorso, era stato dato incarico ad un laboratorio di verificare l’impatto ambientale per valutare la concentrazione e l’eventuale presenza di idrocarburi nell’aria. Tuttavia da questa analisi, condotte dal Laboratorio Lachiver in tre diverse zone nei pressi delle cisterne, non sono state rilevate criticità riguardo gli inquinanti monitorati.

Fabio Frigo, consigliere di minoranza e segretario del Pd locale fa sapere: «Siamo preoccupati. Vogliamo capire da quanto l’amministrazione è a conoscenza di questi fatti e dell’inquinamento della falda nella zona sottostante la ditta di idrocarburi». «Per questo», continua Frigo, «ho fatto una richiesta di accesso agli atti. Non vorremmo che l’amministrazione avesse sottovalutato la questione».

Nella interpellanza vengono rivolte una serie di quesiti al sindaco. Principalmente l’opposizione si chiede quali analisi siano state compiute e quali siano i risultati. Progetto e Futuro, interroga il primo cittadino su quali siano state le opere di bonifica effettuate e poi quali saranno quelle da compiere prossimamente; e inoltre se la procedura sia stata compiuta a carico della ditta o meno.

Proseguendo nell’interpellanza si legge «quali sono le quantità di acqua trattata che vengono immesse nella fognatura e quali sono le ripercussioni che hanno sulla rete fognaria stessa e sul funzionamento del depuratore?». L’amministrazione, nel marzo scorso, aveva chiesto all’Arpav, all'Ulss, all’Agenzia Dogane e dei Monopoli di verificare se le condizioni di sicurezza nell’esercizio dell’impianto siano garantite e se i quantitativi rispettassero le autorizzazioni. Sul punto, nel documento presentato dall’opposizione, si chiede quali risposte siano state fornite da questi enti.

Altro discorso riguarda il traffico sulla strada principale del paese. Agli amministratori la minoranza domanda: «L’intensa attività dell’azienda di idrocarburi sta influendo notevolmente sulla viabilità e sul traffico. Molto spesso si trovano camion cisterna parcheggiati in varie zone del paese in attesa di poter scaricare. Che verifiche e che azioni ha intrapreso l’amministrazione per ovviare a questo disagio ed a queste situazioni di pericolo per la popolazione?».

Progetto e Futuro, infine, chiede se «vista la vetustà dell’impianto e l’enorme aumento del volume di idrocarburi stoccati e caricati, si è verificato se l’impianto stesso sia adatto a sostenere tale gravoso incremento?».

Mauro Martelli, vice sindaco, ha chiarito: «Abbiamo stanziato altri fondi per proseguire i controlli periodici, tuttavia per avere delle analisi e dei dati completi serve tempo». «È sbagliato parlare di bonifica perché siamo ancora nella fase che precede una eventuale bonifica, ovvero quella di analisi e caratterizzazione del sito». Inoltre Martelli ha ribadito: «Il superamento dei limiti degli idrocarburi è stato constato nella prima falda, non in quella idropotabile. Il lavoro di pompaggio dell’acqua (evitando quindi che l’inquinamento si propaghi) e il successivo scarico nella fognatura è una attività che riguarda unicamente la ditta, non il comune. Serve tempo per capire se questa soluzione stia dando dei risultati apprezzabili. Inoltre non è nostra competenza valutare l’idoneità del sito (riferendosi alla mutata mole di lavoro nell’ultimo periodo) in quando la società ha presentato tutti i permessi in regola». «Nessuno degli enti interpellati a marzo ci ha dato una risposta ufficiale», ha poi precisato. Riguardo il traffico sulla strada Martelli ha concluso: «Anche se nell’ultimo periodo il traffico è diminuito, nelle settimane scorse abbiamo richiesto che i vigili per un’ora e mezza al giorno, quasi tutti i giorni, fossero presenti nei pressi della ditta e sono state fatte diverse contravvenzioni».

Nicolò Vincenzi

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