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Odissea per i malati diabetici
Il loro centro è ancora chiuso

Il centro antidiabetico di Isola della Scala
Il centro antidiabetico di Isola della Scala
Il centro antidiabetico di Isola della Scala
Il centro antidiabetico di Isola della Scala

«Il centro antidiabetico è chiuso per assenza del medico. Per informazioni rivolgersi ai Poliambulatori al primo piano». L’avviso affisso alla metà di giugno alla porta vetri dell’ex reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale, dove si trova, o si trovava, l’ambulatorio diabetologico, è ancora lì.

Da più di due mesi i pazienti diabetici sono senza il loro punto di riferimento e sopportano i disagi della chiusura del centro che era aperto due giorni alla settimana, il lunedì e il giovedì dalle 8,40 alla 13; se ne lamentano perché anche i centri di Villafranca e Bussolengo erano stati chiusi e i malati erano stati invitati a rivolgersi ad altre strutture fuori dalla ex Ulss 22. «Quando ho saputo della chiusura dell’ambulatorio mi sono messo le mani nei capelli», riferisce Fulvio Carli, 71 anni, da 35 portatore di diabete mellito, per cui costretto a cinque iniezioni di insulina ogni giorno, cardiopatico e iperteso; ha lavorato per 35 anni in radiologia a Isola, prima come infermiere poi come tecnico di laboratorio, ed è il fondatore dell’Associazione diabetici isolana, della quale è stato presidente per 23 anni. «Il diabete», spiega, «è una malattia difficile ma gestibile con una forma di controllo che non ammette deroghe, perché se non fai i controlli previsti ti presenta un conto molto salato, per questo è grave la mancanza del diabetologo a Isola della Scala. Non parliamo di un ambulatorio qualsiasi, il diabete lo si deve affrontare tutti i giorni, le complicazioni della malattia non gestita correttamente sono irreversibili. Che senso ha parlare di prevenzione, affrontare la malattia in modo corretto richiede tempo e costanza. Io devo effettuare controlli obbligati ogni sei mesi, a ottobre devo fare esami che mi ha prescritto in primavera il medico del centro di Isola e che ho prenotato mesi fa a Vigasio».

«Ma», continua, «non so chi mi leggerà i risultati o dove devo andare, perché nessuno ha informato sulla riapertura del centro; inoltre un medico per accettare un paziente diabetico deve conoscere la sua storia, ma la mia è chiusa nell’ambulatorio di Isola. Quelli che come me frequentavano l’ambulatorio non sanno dove sbattere la testa, molti sono anziani per cui il primo problema è il trasporto, poi, come nel mio caso, la scadenza del controllo semestrale può variare in base all’autocontrollo che si ha della malattia. La situazione la dice lunga sull’attenzione che la politica regionale ha verso chi ha bisogno di assistenza. In futuro dovremo rivolgerci a un privato che ci costa dai 90 ai 120 euro a visita?». La Direzione sanitaria dell’Ulss 9 Scaligera, che a giugno aveva detto che la chiusura del centro era temporanea, dovuta a problemi di salute del medico responsabile e che si stava cercando una soluzione per ripristinare il servizio quanto prima, ora fa sapere che è già ripreso il servizio a Villafranca e Bussolengo e che la riattivazione di quello di Isola della Scala è prevista con la seconda settimana di settembre; il medico è già stato individuato».

Mariella Falduto

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