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Nuovo Magalini, chiesto
sopralluogo bipartisan

Il nuovo ospedale «Magalini» che dovrebbe aprire entro quest’anno: chiesto un sopralluogo
Il nuovo ospedale «Magalini» che dovrebbe aprire entro quest’anno: chiesto un sopralluogo
Il nuovo ospedale «Magalini» che dovrebbe aprire entro quest’anno: chiesto un sopralluogo
Il nuovo ospedale «Magalini» che dovrebbe aprire entro quest’anno: chiesto un sopralluogo

Un sopralluogo perché politici, amministratori, associazioni e comitati - che per 14 anni si sono dati da fare per il Magalini - possano vedere il nuovo ospedale di Villafranca. È la richiesta formulata dal consigliere di minoranza Stefano Predomo (della «Lista Tosi», area Casali), membro della commissione Salute e sanità, al presidente del Consiglio comunale Cristiano Tabarelli. Il consigliere Predomo firma dunque una lettera chiedendo al presidente Tabarelli di attivarsi con la direzione generale dell’Ulss 9 Scaligera, e con l’assessore alla Sanità del Veneto, Luca Coletto, perché si organizzi un sopralluogo al nuovo Magalini insieme all’architetto Antonio Canini, commissario straordinario che in questi anni ha seguito il cantiere: una visita alla quale possano partecipare anche i consiglieri comunali, i segretari dei partiti politici e i rappresentanti del Comitato per l’ospedale.

«Per i cittadini, l’ospedale è la vita. Sarebbe bello vedere la struttura finita e con tutti coloro che hanno partecipato alla ricostruzione dell’ospedale», ha spiegato il consigliere Predomo. «Sarebbe anche un’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono spesi per la struttura e per comprendere l’effettivo stato dell’arte e dei luoghi, nonché di riferire le azioni che il Consiglio comunale e l’amministrazione possono effettuare per rendere più agevole e funzionale l’apertura del nuovo Magalini».

«Riteniamo», continuano i consiglieri Predomo e Luca Zamperini (capogruppo della «Lista Tosi» in Consiglio), «che il Consiglio comunale, nella sua interezza, insieme alle forze politiche e alle associazioni, debbano essere investiti di responsabilità. Infine, i temi della viabilità e dei parcheggi al servizio della struttura, più volte sollecitati, oggi più che mai devono essere affrontati sul piano amministrativo, lasciando da parte le divisioni politiche».

La lettera con la richiesta è stata illustrata ieri al caffè Fantoni, insieme alla storia dell’ospedale Magalini: a parlare è stato Carlo Ferrarese, della compagine politica di Zamperini e Predomo. Era presente anche Stefano Casali, già vicesindaco di Verona e oggi consigliere regionale eletto nella lista Tosi, nonché esponente dell’associazione «Verona domani», schierata con il centrodestra e in procinto di fondare un nuovo gruppo in Consiglio regionale, sempre nell’area del centrodestra, insieme all’altro veronese in Regione, Andrea Bassi.

Ferrarese ha per questo chiarito la posizione della compagine villafranchese rappresentata da Zamperini e Predomo in Consiglio: «Siamo un gruppo di centrodestra, liberali di ispirazione cattolica e da anni in stretta collaborazione con Casali». Per ora Zamperini e Predomo restano «lista Tosi» in Consiglio perché così sono stati eletti e non avendo «incombenze di tipo elettorale», spiega Ferrarese: «La sigla serve alle elezioni».

Zamperini, sul Magalini ha poi aggiunto: «Siamo a un punto di svolta. All’apertura parziale, quest’estate, seguirà la messa a regime della struttura sanitaria entro l’anno. A Casali, invece, chiediamo di farsi portavoce delle nostre istanze per quanto riguarda i temi socio-assistenziali in capo alla Regione». «L’ospedale è una vittoria del comprensorio», ha commentato infine Casali, «ma anche di Verona e del Veneto. La cittadinanza combatte da 14 anni e la riapertura sarà un momento istituzionale. Insisterò perché si faccia un sopralluogo e chiederò ai colleghi una partecipazione bipartisan per venire a presidiare, ma soprattutto a festeggiare una vittoria».

All’incontro di ieri erano presenti anche Cesare Festa, segretario della Lega nord locale, e Stefano Tabarelli di Fratelli d’Italia. Festa ha ricordato l’urgenza dei parcheggi, mentre Tabarelli, segretario regionale Ugl sanità, ha chiesto ai politici presenti di farsi carico anche delle aspettative di chi lavora al Magalini.

Maria Vittoria Adami

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