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Nuova viabilità in viale Piave
I residenti contro il sindaco

Un’auto transita davanti al dissuasore di velocità in viale Piave FOTO PECORA
Un’auto transita davanti al dissuasore di velocità in viale Piave FOTO PECORA
Un’auto transita davanti al dissuasore di velocità in viale Piave FOTO PECORA
Un’auto transita davanti al dissuasore di velocità in viale Piave FOTO PECORA

L’incontro in sala Savoldo fra il primo cittadino di Povegliano Lucio Buzzi e gli abitanti di via Piave, ha fatto emergere alcune criticità riguardo la nuova viabilità.

Se da un lato la nuova rotatoria, posta proprio sulla via che dal paese conduce alla frazione Casotti, ha limitato la velocità delle auto, dall’altra rimangono alcune perplessità. Durante la serata Buzzi si è confrontato con i cittadini che da tempo si lamentavano della sostenuta velocità delle macchine che transitano sulla strada. Le contromisure adottate dal sindaco sono diverse: posizionare la rotatoria (ancora provvisoria finché non verrà aperta al traffico, a inizio settembre, il nuovo passaggio che condurrà alla Madonna dell’Uva Secca); il progetto di alzare, di nuovo, il dosso in passato livellato e posizionare, in futuro, uno speed check per monitorare la velocità delle automobili.

«Il controllo che possiamo adottare», spiega Buzzi, «purtroppo non può essere capillare. A oggi abbiamo solo due vigili, anzi, temporaneamente solo uno». Altra tematica spinosa riguarda la nuova pista ciclabile sulla via. Molti dei presenti infatti si sono lamentati della presenza della nuova corsia ciclo-pedonale.

«Il problema che adesso comporta la nuova pista è, in primo luogo, l’assenza di parcheggio», sottolinea Damiano Gazzani, presente alla riunione e residente in via Piave. «D’ora in poi», continua, «dopo aver posteggiato si dovrà fare anche 200metri a piedi ogni volta.

Penso a chi ha dei bambini piccoli da accompagnare a casa. È assurdo». «Un’altra difficoltà è l’uscita delle macchine dai cancelli», continua Gazzani. «Chi ha il passaggio proprio sulla ciclabile deve uscire di almeno un metro prima di vedere chi passa. Fatta così è pericolosa. Se nel frattempo transita una bicicletta, cosa succede?», si chiede.

La questione, sollevata anche durante l’incontro, ha surriscaldato gli animi dei presenti. Buzzi spiega così la scelta: «Innanzitutto questa è una grande possibilità per il paese perché l’intero lavoro non verrà pagato dal comune, ma tutte le spese sono a carico dei lottizzanti». «Bisogna vedere il progetto della pista ciclo-pedonale nel suo insieme», prosegue.

Essa, infatti, costituisce il segmento di un percorso più ampio: proseguendo su via Morandi si raggiunge Madonna dell’Uva Secca mentre percorrendo via Fratelli Rosselli si arriva ai campi da tennis.

«La nostra intenzione», conclude il primo cittadino, «è di proseguire e mantenere la ciclabile». Nel confronto tra le parti è emersa una nuova possibile soluzione, appoggiata anche da Buzzi: rendere via Piave un senso unico. In questo modo, secondo gli abitanti della via, ci sarebbe spazio per il passaggio delle biciclette, dei pedoni e anche dei parcheggi (nel progetto attuale, invece, ne sono stati previsti una decina, nella nuova zona lottizzata). «È una possibilità che abbiamo valutato», dice il sindaco, «e dobbiamo lavorarci perché in quel caso serve una modifica della viabilità anche su altre strade, ma non è da escludere».

Nicolò Vincenzi

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