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Non si fa la mini tangenziale
«Non date colpe a ex sindaci»

Roberto GazzaniL’ex sindaco Gianfranco Minozzi FOTO PECORA
Roberto GazzaniL’ex sindaco Gianfranco Minozzi FOTO PECORA
Roberto GazzaniL’ex sindaco Gianfranco Minozzi FOTO PECORA
Roberto GazzaniL’ex sindaco Gianfranco Minozzi FOTO PECORA

La mancata realizzazione della bretellina, una circonvallazione per evitare che il traffico pesante transiti dal centro abitato del capoluogo, continua a far discutere. Dopo la risposta data dal sindaco Roberto Gazzani, nell’ultimo consiglio comunale, all’interrogazione del capogruppo di minoranza Uniti per il futuro, Alberto Minozzi sul problema, interviene l’ex sindaco Gianfranco Minozzi, che respinge le accuse di Gazzani. «I miei predecessori», disse il sindaco Gazzani, «non sottoposti ai vincoli di finanza pubblica, non hanno posto le risorse finanziarie dell’ente nella risoluzione di tale problema, prendo atto che solo l’amministrazione Zoccatelli ha intrapreso l’iter per la quantificazione economica e progettuale dell’opera di variante di collegamento».

Pronta la replica dell’ex sindaco ricordando che nel 2010, a fine mandato, l’amministrazione Meneghello, di cui egli era vice sindaco, «ha lasciato nelle casse comunali sia i soldi per acquistare le aree della bretellina, Fagnano-Zona Industriale, sia i soldi per la progettazione della strada. Ogni amministrazione si dà delle priorità», continua Minozzi.

«L’amministrazione Zoccatelli prima e Gazzani ora, ha priorità diverse da quelle che aveva la mia amministrazione. Tutti erano a conoscenza che la circonvallazione doveva essere finita. Se l’attuale amministrazione non vuole la bretellina, ma preferisce altri interventi, non può certo incolpare le amministrazioni precedenti per non aver fatto quello che loro avrebbero potuto, ma non hanno voluto fare. Caro sindaco», aggiunge Minozzi, «se i mille mezzi pesanti che transitano da Trevenzuolo avessero come meta finale la zona industriale di Trevenzuolo, saremmo il paese più ricco del Veneto».

Il sindaco Gazzani ha anche contestato al suo predecessore che «nel 1997 con la variante al prg individuò la zona industriale ad est del capoluogo ponendolo così sulla direttrice tra la viabilità primaria A22 e la zona industriale, trascurando l’impatto viabilistico che ciò avrebbe determinato, creando la situazione attuale».

«Volevamo creare nuovi posti di lavoro proponendo in Regione una nuova Zona Industriale ad ovest del paese, ma la Regione accettò il solo ampliamento dell’esistente Zona Industriale già situata a est», ribadisce Minozzi.

Lino Fontana

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