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Non si circola con mietitrebbia
Pratiche ferme per 260 mezzi

fabrizio Merzari con le mietitrebbia a Pradelle di Nogarole Rocca FOTO PECORA
fabrizio Merzari con le mietitrebbia a Pradelle di Nogarole Rocca FOTO PECORA
fabrizio Merzari con le mietitrebbia a Pradelle di Nogarole Rocca FOTO PECORA
fabrizio Merzari con le mietitrebbia a Pradelle di Nogarole Rocca FOTO PECORA

Oltre due mesi per ottenere il permesso per circolare con un mezzo di trasporto eccezionale per le strade della provincia. Un’eternità per chi lavora in agricoltura che si deve spostare con macchinari come le enormi mietitrebbie a servizio dei produttori agricoli proprio in questi mesi estivi. È la storia che ci racconta Fabrizio Marzari, contoterzista di Nogarole Rocca; ma è la stessa di tanti impiegati del settore, in difficoltà per questioni burocratiche: «A maggio ho fatto richiesta all’Ufficio Trasporti eccezionali della Provincia dell’autorizzazione a viaggiare sulle strade, provinciali e non, con la mia mietitrebbia», spiega Marzari. «Non ho ancora ricevuto risposta».

Un guaio perché questo lavoro si svolge proprio nel mese di giugno e riprende poi verso il 20 agosto per un altro mese. «Se giriamo per le strade senza il permesso rischiamo multe, ma soprattutto l’assicurazione non risponde nel caso succedano problemi». Marzari ha fatto i pagamenti necessari, come le quote per l’usura delle strade, e consegnato a mano la richiesta in Provincia. Ma ancora nulla. «Ho chiesto la stessa pratica nel Mantovano e la Provincia lombarda ha risposto in pochissimo tempo».

A Verona la situazione si è arenata proprio ai palazzi scaligeri, non solo per Marzari, ma per decine e decine di lavoratori come lui. Sulla tavola della Provincia si sono fermate ben 260 pratiche arrivate tra maggio e giugno e relative ai trasporti eccezionali. La situazione si sta sbloccando solo ora. «Circa 200 permessi saranno rilasciati a brevissimo, questa settimana e la prossima», assicura Franco Bonfante, da poco nominato segretario e direttore generale della Provincia. «Purtroppo io e il presidente Antonio Pastorello solo pochi giorni fa abbiamo saputo del problema e ci siamo messi al lavoro per risolverlo».

Il ritardo nel rilascio dei permessi sarebbe imputabile alla carenza di personale in Provincia - depauperata con la legge Del Rio della metà dei dipendenti - abbinata a questioni tecniche. «L’ingegnere incaricato al rilascio dei permessi è assente da un paio di mesi per seri motivi familiari e gli amministrativi dell’ufficio non possono svolgere alcuni aspetti tecnici della pratica», spiega Bonfante. «Le 200 richieste che stiamo firmando riguardano i rinnovi di autorizzazioni già ottenute anche in precedenza. Per queste è bastato chiedere le istruttorie degli anni prima per velocizzare la pratica. Le 60 che rimangono sono invece più complicate perché riguardano chi ha acquistato un nuovo mezzo e necessita quindi di una nuova autorizzazione che richiede però a sua volta un’analisi dell’ingegnere: deve verificare il peso dei macchinari, l’ingombro e i passaggi su strada in prossimità di ponti e sottopassi. Analisi che non possono fare gli impiegati amministrativi. E l’unico ingegnere dell’ufficio è assente. Purtroppo», conclude Bonfante, «soffriamo del dimezzamento del personale e finché non si sblocca la possibilità di assunzioni anche per la Provincia problemi come questi si ripetono».

Maria Vittoria Adami

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