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Mercato in piazza
promosso
dagli ambulanti

Una panoramica del mercato settimanale di PoveglianoMoreno Guidi  FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORAMarisa GarbelliMarco TurcatoNorma Caldana e Mariagrazia Peretti
Una panoramica del mercato settimanale di PoveglianoMoreno Guidi FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORAMarisa GarbelliMarco TurcatoNorma Caldana e Mariagrazia Peretti
Una panoramica del mercato settimanale di PoveglianoMoreno Guidi  FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORAMarisa GarbelliMarco TurcatoNorma Caldana e Mariagrazia Peretti
Una panoramica del mercato settimanale di PoveglianoMoreno Guidi FOTOSERVIZIO DI LUIGI PECORAMarisa GarbelliMarco TurcatoNorma Caldana e Mariagrazia Peretti

La preoccupazione degli ambulanti che il sabato mattina popolano il mercato di Povegliano è una: non spostare i banchi dal centro del paese. Dopo la decisione del sindaco Lucio Buzzi, qualche settimana fa, di prorogare fino ad aprile la permanenza del mercato in piazza IV Novembre, la paura che serpeggia tra gli operatori è che, scaduto questo ulteriore periodo, possa essere trasferito in una zona più defilata.

«Il mercato deve restare in piazza», dice Moreno Guidi, che da 26 anni ha il suo banco di fiori e ora si trova proprio all’ombra del campanile. «Così va bene, io per esempio sto lavorando di più. L’importante è che non sia spostato», spiega.

Dello stesso avviso è Michele Benedetti, anche lui da oltre 20 anni svolge il suo lavoro al mercato: «Questa sistemazione è meglio rispetto a prima, viene lasciata libera la strada principale. Dal punto di vista lavorativo penso sia meglio per tutti. L’alternativa è in un posto isolato, lì non andrebbe bene. Se ci dovessero spostare, sarebbe come chiudere il mercato, nel caso dovremmo parlare con le associazioni di categoria per trovare una soluzione».

Una delle alternative messe sul tavolo dal Comune, infatti, sarebbe proprio quella del parcheggio in via Unità d’Italia a cui si accede da via Roma, che è pur sempre la strada principale del paese, ma a detta di molti troppo isolato e poco visibile. Lo stesso sindaco Buzzi, a più riprese, ha sostenuto che quella è solo una delle soluzioni possibili e che sono tante altre le variabili da valutare.

Sara Mazzi, assessore al commercio, anche lei presente ieri fra i banchi, ha spiegato: «Al momento non si scarta nessuna opzione, c’è molto lavoro da fare. Per ora rimane qui. Ci stiamo confrontando anche con i cittadini. La soluzione attuale rimane una prova, tutto fa pensare che stia andando bene».

Il problema principale nella collocazione del mercato era quello di non bloccare la strada alle auto. Oggi il mercato è dislocato in due blocchi: uno di fronte alla chiesa e uno proprio sotto il campanile, lasciando uno spazio vuoto in concomitanza del sagrato. Questa divisione crea qualche perplessità ai clienti, dividendoli nelle opinioni, ma aiuta la circolazione. Cinzia, di Povegliano, afferma: «C’è troppa confusione. Prima c’era una via dritta dove passeggiare tra i banchi, ora è troppo ammucchiato. Lo farei altrove senza disturbare il traffico e le funzioni religiose». Anche Marisa Garbelli ammette: «Ultimamente vado di meno al mercato perché è disposto male. Prima era sulla via, i banchi erano tutti in fila ed era più facile anche trovarli».

D’altra parte, secondo alcuni, per esigenze diverse, il nuovo posizionamento è migliore. Mariagrazia Peretti, girando tra gli espositori, afferma: «Così non mi dispiace. Devi fare un percorso per raggiungere tutti i banchi, ma il mercato ha senso anche perché vivi la piazza, fai una camminata. Io mi sono trovata meglio e mi piace di più. Questo è il suo posto».

Per chi viene da fuori paese la sistemazione che libera la viabilità è apprezzata: «È molto più facile attraversare Povegliano, ma anche trovare parcheggio», sostiene Elisa Sorio. Stefania Macchiella vende intimo e pigiami in uno degli ultimi banchi del mercato, poco dopo il campanile. «Ho sentito qualcuno lamentarsi», dice, «ma credo sia dovuto al cambiamento e al fatto che ci si deve solo abituare a questo nuovo sistema. In via Dante, dove era collocato diversi anni fa lontano dal centro, non andava assolutamente bene, lavoravano solo i primi banchi verso la strada principale e tutti gli altri no». Della stessa idea è anche Marco Turcato, che dal suo furgoncino carico di formaggi sostiene di essere soddisfatto, come lo era anche nella soluzione prima in via Roma. «Se dovessero spostarci altrove non sarei d’accordo. Se ci mettessero nel parcheggio, proverei solo qualche sabato mattina per vedere se ne vale la pena», annuncia. Un altro ambulante sostiene: «È fondamentale trovare un accordo sia con il prete sia con l’amministrazione, la quale finora ci ha sempre ascoltati e interpellati. Ci sono diversi aspetti da tener in conto, nella mia lunga carriera ho visto altri mercati fuori dal centro: sono morti tutti in fretta».

Nicolò Vincenzi

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