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Mercatino dell’antiquariato
pronto a riaprire i battenti

Mercatino dell’antiquariato
Mercatino dell’antiquariato
Mercatino dell’antiquariato
Mercatino dell’antiquariato

Il mercatino di antiquariato e collezionismo che tre mesi fa era stato oggetto di una violenta polemica innescata dal suo promotore nei confronti dell’allora sindaco Aldo Muraro, che è attualmente consigliere di maggioranza, ripartirà, dopo un lungo stop, a settembre.

Anche se, contrariamente a quanto accadeva in passato, non si svolgerà più lungo le vie e nelle piazze del capoluogo bensì all’interno di un centro sportivo posto lungo la strada che da Buttapietra va verso Castel d’Azzano.

«Grazie alla disponibilità del centro sportivo Stella, che si trova al numero civico 1 di via Azzano, dal terzo sabato di settembre potremo riproporre l’iniziativa, che a partire da ottobre si terrà ogni primo e terzo sabato del mese dall’alba al tramonto», annuncia Sergio Tropenscovino, presidente dell’associazione Il Bagatto, che lo spazio di vendita e scambio l’aveva avviato alla fine del 2014 per poi sospenderlo nel maggio scorso, lanciando accuse nei confronti dell’amministrazione. Accuse peraltro respinte al mittente dall’allora primo cittadino. «Il centro sportivo», precisa ora Tropenscovino, «ci ha messo a disposizione una vasta area interna e i servizi a titolo gratuito, consentendo così di far rinascere questa iniziativa».

Il mercatino era diventato la causa di un braccio di ferro giusto a ridosso delle elezioni amministrative del giugno scorso. Allora il presidente del Bagatto aveva annunciato la sospensione della manifestazione affermando che la sua decisione era dovuta «al mancato rinnovo da parte del Comune del permesso di svolgimento». Affermava che, dopo un ottimo avvio dell’iniziativa, c’erano stati controlli dei vigili che avevano fatto fuggire gli espositori e poi, quest’anno, si era arrivati ad un rinnovo solo per pochi mesi dell’autorizzazione municipale. «In questo modo non è possibile portare avanti un’idea che è a costo zero per il Comune», spiegava allora Tropenscovino. Il quale, allora, era persino arrivato ad affiggere in alcuni bar del paese dei cartelli polemici. Cartelli che poi nel giro di poco ha tolto spontaneamente. In risposta il primo cittadino del tempo Aldo Muraro aveva replicato laconicamente, affermando: «Questo signore non dice la verità».

Solo adesso il caso del mercatino pare essersi risolto, anche se questo si tradurrà nel trasferimento dei banchi in un’area privata. LU.FI.

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