<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Mancano 600mila euro
«Tagliamo le indennità»

Una seduta del consiglio comunale di Povegliano
Una seduta del consiglio comunale di Povegliano
Una seduta del consiglio comunale di Povegliano
Una seduta del consiglio comunale di Povegliano

La difficile situazione economica del comune costringe l’amministrazione di Povegliano a manovre drastiche. La maggioranza, con una recente delibera di giunta, ha deciso di tagliare del 20 per cento le proprie indennità di carica. «Questo significa», dice il sindaco Lucio Buzzi, «un taglio di 18 mila euro all’anno. La decorrenza sarà da maggio». «Inoltre», sottolinea, «abbiamo deciso di non ricevere nessun rimborso spese per i viaggi istituzionali».

Il gruppo di maggioranza Tradizione e Futuro fa sapere di essere pronto anche a rinunciare del tutto alle indennità, se necessario. E commenta: «Una decisione senza precedenti a Povegliano. Per primi mettiamo sul piatto quanto abbiamo, per fare squadra coi cittadini in questo momento difficilissimo».

Buzzi fornisce qualche numero per chiarire: «Il bilancio, alla voce spesa corrente è carente per 600 mila euro, vale a dire che spendiamo più di quanto incassiamo. Dobbiamo sobbarcarci questo momento durissimo per salvare Povegliano». Il primo cittadino aggiunge: «Anche dopo il riequilibrio ci saranno poche risorse, a causa dei continui tagli, ma potremo amministrare con più progettualità». La maggioranza spiega: «Siamo nella condizione di dover tagliare le spese, aumentare per quanto possibile le entrate e percorrere strade dolorose ma indispensabili, per riequilibrare il bilancio in tre anni e abbassare una rigidità di spesa che ora blocca tutto».

Tradizione e Futuro, analizzando il piano triennale di riequilibrio, specifica che in collaborazione con il revisore dei conti è stata prevista un’ indispensabile manovra di tagli e rincari: «La situazione dei conti è ingarbugliatissima, se non peggio. Per questo motivo sono già stati operati tagli a molte realtà associative e abbiamo dovuto aumentare le tariffe di alcuni servizi essenziali».

«Abbiamo nominato un consulente esterno, lo studio Sigaudio di Torino, il cui costo», sottolinea il sindaco, «verrà detratto da altre voci di spesa, tra cui le nostre indennità. Nessuno all’interno della nostra struttura aveva le competenze per poter redigere il piano». «È proprio perché abbiamo deciso di aderire a questo programma di riequilibrio», continua Buzzi, «che alcune spese a carico dei cittadini dovranno essere aumentate, come l’addizionale Irpef. Questo è un percorso transitorio ma obbligato». L’assessore al bilancio Leonardo Biasi chiarisce: «A meno di un anno dalle elezioni siamo riusciti a definire la situazione finanziaria del comune che purtroppo è disastrosa. Saremo tutti chiamati ad affrontare sacrifici e sarà nostro dovere agire in ogni direzione, informando puntualmente tutti i cittadini dei passi che verranno fatti». L’intricata situazione sarà analizzata nel prossimo Consiglio comunale, il 5 aprile, in Sala Savoldo. In quella occasione verrà approvato il bilancio di previsione per il 2017, mentre l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario dovrà essere discussa e votata in un successivo Consiglio e passare al vaglio della Corte dei Conti e del ministero dell’Interno.

Nicolò Vincenzi

Suggerimenti