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«Mai un Consiglio con tante offese
È stato umiliante»

La sala civica Savoldo a Povegliano durante l’incontro organizzato da Nuove Prospettive
La sala civica Savoldo a Povegliano durante l’incontro organizzato da Nuove Prospettive
La sala civica Savoldo a Povegliano durante l’incontro organizzato da Nuove Prospettive
La sala civica Savoldo a Povegliano durante l’incontro organizzato da Nuove Prospettive

«È stato un linciaggio politico, non mi sono mai sentito così umiliato in vita». Questo ha detto il capogruppo della minoranza, Claudio Lunardi, ieri, all’incontro organizzato da «Nuove Prospettive» per chiarire e difendersi dalle accuse mosse dal sindaco Lucio Buzzi nell’ultimo Consiglio Comunale. Il primo cittadino, in quell’occasione, aveva fatto notare come il bilancio del paese fosse deficitario, mostrando serie preoccupazioni al riguardo. «Quella di oggi (ieri, ndr) è una comunicazione che vogliamo fare ai nostri sostenitori e a tutto il paese. Chi era presente in quella occasione si sarà accorto della gravità di quello che stava accadendo. Il clima era quello da curva da stadio, non di certo un Consiglio. Nessuno di coloro che aveva il potere è intervenuto per sedare le offese peggiori che abbiamo sentito».

L’attenzione poi si è spostata sul metodo del gruppo di maggioranza «Tradizione e Futuro» per la convocazione del Consiglio. «Non lo si può convocare su due aspetti così importanti, come District Park e bilancio, facendoli passare per comunicazione del sindaco. Siamo venuti a conoscenza dei temi in discussione perché abbiamo letto i volantini nei bar. Vuol dire non tener in considerazione la minoranza e i suoi 1500 elettori. È un fatto gravissimo: non abbiamo potuto prepararci, replicare, difendere». Le accuse della minoranza continuano. «Le lettere dei revisori dei conti, del segretario comunale, sono state lette solo nei passi che facevano più comodo. È stato creato un clima di odio. Un modo per addossare ad altri le colpe di non mantenere le promesse elettorali», conclude.

Interviene quindi l’ex sindaco Anna Maria Bigon. «Sono convinta della mia onestà e di quella di chi ha collaborato con me. Sul bilancio abbiamo sempre incassato pareri favorevoli da parte di segretario comunale, ufficio tecnico e dai revisori», attacca. «Abbiamo fatto opere e servizi, i soldi non sono spariti: li abbiamo usati per la cittadinanza. Non abbiamo mai guardato a interessi personali. Ora la maggioranza si dimentica dell’asilo, del centro anziani, dei servizi per il lavoro. Siamo stati in comune anche fino a mezzanotte per essere i primi a chiedere i contributi». «L’onestà intellettuale», continua Bigon, «dobbiamo averla tutti».

L’incontro è proseguito analizzando punto per punto le accuse del sindaco. «Nuove Prospettive» sostiene che la maggioranza non si sia mossa per recuperare l’Imu non versato. Inoltre, le parcelle richieste dell’avvocato sono state contestate e quindi non inserite a bilancio. Le erogazioni statali sono diminuite e le servitù militari ora non ci sono più. Così si spiega, a detta della minoranza, l’impoverimento di cassa. Sui debiti fuori bilancio, il gruppo di Lunardi specifica che nel 2015 sono stati stanziati i soldi per l’Ulss, circa 77mila, e la relazione del revisore dei conti sulla previsione 2016 attesta che non ci sono debiti fuori bilancio. Infine, amareggiato, l’ex assessore al bilancio Gianfranco Milanese ha annunciato il suo abbandono dalla politica.

Nicolò Vincenzi

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