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Magalini senza parcheggi
Dito puntato sul Comune

Area sterrata vicina al Magalini: i lavori per i parcheggi sono in ritardo FOTO PECORALa zona parcheggi davanti all’ ospedale
Area sterrata vicina al Magalini: i lavori per i parcheggi sono in ritardo FOTO PECORALa zona parcheggi davanti all’ ospedale
Area sterrata vicina al Magalini: i lavori per i parcheggi sono in ritardo FOTO PECORALa zona parcheggi davanti all’ ospedale
Area sterrata vicina al Magalini: i lavori per i parcheggi sono in ritardo FOTO PECORALa zona parcheggi davanti all’ ospedale

Mancano i parcheggi per l’ospedale Magalini di Villafranca. È l’allarme lanciato all'assemblea pubblica promossa dal comitato Per Villafranca sostenibile lunedì sera in biblioteca, alla quale hanno partecipato in pochi rispondendo all’appello del portavoce Elia Di Giovine. Presenti, tra una quindicina di persone, i consiglieri di minoranza Paolo Martari e Matteo Melotti (Pd), Adriano Cordioli capogruppo di maggioranza Pdl – venuto a titolo personale – e per la Lega Nord, che non è rappresentata in consiglio, il segretario locale Cesare Festa e Alessio Adami già assessore all’ambiente nella prima giunta Faccioli.

Di Giovine ha elencato gli obiettivi del comitato per liberare la città dal traffico e dall’inquinamento, ribadendo però che da ora in avanti sarà compito delle forze politiche, presto schierate per la campagna elettorale del 2018, farsi carico di questi desiderata che riguardano anche la soluzione delle criticità sofferte da via Nino Bixio. La strada è attraversata dai camion e in attesa di una rotatoria in prossimità del ponte sul Tione che veicoli il traffico anche in funzione dell’apertura, in estate, del Magalini. Di Giovine ha sottolineato il problema che, all’attivazione dell’ospedale, le auto nella zona aumenteranno molto e occorreranno parcheggi che ad ora il Comune non ha predisposto. Su questo è intervenuto Martari rilevando «notevoli ritardi» sul programma delle aree di sosta: «L’amministrazione comunale sostiene di avere diversi piani. Che si facciano allora. Invece rimangono nel cassetto. Non si prospetta nulla e non sono previsti interventi nell’elenco triennale delle opere, neppure nella terza annualità. Non è stato fatto un passo in questa direzione. Ci sono responsabilità oggettive e ritardi notevoli e ci si trincera dietro al fatto che si attendono indicazioni dall’Ulss».

Gli ha fatto eco Cesare Festa: «L’amministrazione comunale doveva partire per tempo. Quando l’ospedale andrà a regime sarà il caos e occorre sistemare la rotonda sul ponte del Tione che sarà un nodo cruciale per la viabilità. Non si deve attendere l’Ulss: il traffico cittadino è una competenza del Comune che sinora è stato immobile pur sapendo che l’ospedale sarebbe stato terminato. La palla è dell’amministrazione comunale ora che doveva intervenire in partenza: trovare i parcheggi era prioritario».

L’Ulss ha individuato la necessità di 400 posti auto a servizio del Magalini ai quali deve provvedere il Comune. L’amministrazione ancora nel 2008 dichiarò di aver individuato le aree da deputare alla sosta, tra le quali lo sterrato di fianco al Magalini, un terreno privato di fronte sul quale si pensò di costruire un multipiano di cento posti – per ora non confermato - e l’area comunale in località Siena, tra via Fantoni e via Ospedale, che sarà per metà venduta e per metà adibita a parcheggio con 150 posti auto. Negli anni sono state formulate diverse ipotesi. Su questo è intervenuto il consigliere Cordioli: «La progettualità c’è e quando l’ospedale sarà pronto il Comune farà di tutto perché ci siano i parcheggi. Abbiamo diversi piani a seconda degli accordi che prenderemo con l’Ulss per esempio per dei multipiano sulle aree di competenza dell’azienda sanitaria. Non è giusto però», ha rilevato, come già in passato aveva fatto in consiglio comunale, «che i costi per realizzare i parcheggi ricadano tutti sulle casse villafranchesi quando il Magalini servirà un bacino di centomila persone provenienti dai paesi limitrofi. Abbiamo chiesto alla nuova Ulss9 scaligera che non sia chiamata in causa solo Villafranca».

Maria Vittoria Adami

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