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Lotta all’inciviltà dei rifiuti a colpi di multe da 300 euro

L’abbandono notturno di un divano accanto a cassonetti a Villafranca: non è sfuggito all’occhio di una telecamera
L’abbandono notturno di un divano accanto a cassonetti a Villafranca: non è sfuggito all’occhio di una telecamera
L’abbandono notturno di un divano accanto a cassonetti a Villafranca: non è sfuggito all’occhio di una telecamera
L’abbandono notturno di un divano accanto a cassonetti a Villafranca: non è sfuggito all’occhio di una telecamera

Multe per gli adulti e percorsi educativi per i bambini perché i piccoli siano un veicolo di informazione a casa, tra i grandi, per spiegare come si differenziano i rifiuti, diventando ambasciatori del rispetto dell’ambiente e della città. Preme sull’acceleratore per la lotta agli incivili, l’amministrazione comunale di Villafranca. Nei giorni scorsi una donna, già segnalata dai residenti ai vigili, è stata fermata mentre lasciava dei rifiuti in via Pace fuori dagli orari e non conformi al giorno di raccolta. La polizia municipale, grazie al concorso dei cittadini che hanno avvertito gli agenti, ha potuto sanzionarla con una multa di 300 euro. Che si aggiunge alle oltre trenta elevate nelle ultime tre settimane su tutto il territorio, dove la proliferazione dei topi che ha costretto il Comune ha chiudere il parco del Tione per la derattizzazione, è causata anche dall’abbondanza dei rifiuti tra i quali i roditori possono rovistare alla ricerca di cibo. I controlli saranno serrati, in collaborazione con gli operatori dell’Amia che non chiuderanno più un occhio se i rifiuti non sono esposti a dovere e come indicato nel dettaglio sul calendario della raccolta differenziata, consegnato a tutti i cittadini. E scende in campo anche l’assessorato all’istruzione. «In tutte le nostre scuole, a cominciare dall’asilo nido, inizieremo con il nuovo anno scolastico un percorso per educare all’ecologia e all’ambiente», spiega l’assessore delegato alle scuole Anna Lisa Tiberio. «L’obiettivo è arrivare con questo messaggio alle famiglie. Soprattutto in quelle non italiane è il bambino che attraverso la scuola porta a casa questo insegnamento e lo trasmette agli adulti. Utilizzeremo ogni tipo di linguaggio: grafico, pittorico, linguistico, lanciando anche il concorso “L’ambiente siamo noi” e proponendo laboratori rivolti alle scuole con le professionalità e competenze degli enti preposti». Tutti gli istituti scolastici villafranchesi nei loro piani dell’offerta formativa triennale hanno proposto questi temi che tuttavia saranno potenziati «perché la cultura ecologica diventi formazione permanente a ogni livello e i giovani diventino ambasciatori dell’educazione ambientale». Anche nei percorsi educativi degli asili nido si lavorerà in questa direzione attraverso il gioco e diverse attività didattiche. La speranza è che si possa arginare la deriva cui è giunta la città negli ultimi due anni durante i quali è aumentato lo sporco per le strade e i cittadini hanno allentato la puntualità nella differenziata, alcuni arrivando all’abbandono di materiali ingombranti o non differenziati negli angoli delle strade meno visitate, ma anche in bella mostra vicino alle campane del vetro. «Nessuno», continua Tiberio, «nasce con il rispetto incorporato per l’ambiente e per il verde. Anzi: l’uomo per sua vocazione ha un rapporto contrastato con la natura e non è sempre portato a riconoscerla e rispettarla. Inoltre nulla, anche il rispetto dell’ambiente, si impara in un giorno. Da qui l’importanza di un’educazione ambientale che parta il prima possibile. Dall’infanzia e già nelle nostre case. Coinvolgendo i bambini che, una volta ben catturati sul piano degli stimoli e dell’attenzione, si mostreranno subito molto sensibili al loro futuro e al mondo che vogliono». L’educazione ambientale è uno degli indirizzi principali voluti dalla legge italiana, la 107 del 2015. «Essa», conclude l’assessore, «svolge un ruolo fondamentale nella costruzione della cittadinanza globale e dello sviluppo sostenibile, sensibilizzando i futuri cittadini a una maggiore responsabilità verso i problemi ambientali». •

Maria Vittoria Adami

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