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Limitati gli orari per le slot
«Il sindaco non ci interpella»

Una giocatrice impegnata a una slot machine
Una giocatrice impegnata a una slot machine
Una giocatrice impegnata a una slot machine
Una giocatrice impegnata a una slot machine

Le misure restrittive sulle slot machines diventano un caso politico. Non nel contenuto, per quanto la discussione sia nata in merito alla decisione di imporre orari e modalità di utilizzo più stringenti per quanto riguarda le videolottery, bensì nella forma con cui tali norme sono state adottate. Tanto che dall’opposizione si parla apertamente di esautorazione delle competenze del Consiglio da parte del sindaco. Un’accusa che il primo cittadino respinge con decisione.

Il pomo della discordia è l’ordinanza che il sindaco Moretto ha adottato un paio di settimane fa, stabilendo che i giochi elettronici che prevedono premi in denaro possono essere messi in funzione tutti i giorni, ma solo dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, che dove ci sono le slot debbano essere affissi cartelli contenenti avvertimenti contro il rischio di dipendenza dal gioco e che non possono essere pubblicizzate in nessun modo le vincite. Il problema, secondo quanto ora affermano in un’interpellanza i rappresentanti della Lega Renzo Giacopuzzi ed Antonio Pegoraro, è che il primo cittadino il suo provvedimento lo avrebbe preso giocando d’anticipo rispetto agli organi assembleari.

«Mercoledì 12 aprile, alle 19, si è riunita la commissione consiliare Statuto e regolamenti per discutere il Regolamento comunale per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo lecito», spiegano, «ma solo dopo quella riunione abbiamo saputo che in mattinata il sindaco aveva emesso su questo tema un’ordinanza». Questa coincidenza ai consiglieri non è piaciuta per niente. Nella loro interpellanza, infatti, chiedono al primo cittadino quale sia stata l’urgenza a causa della quale ha emanato l’ordinanza, visto che il regolamento che disciplina questa materia deve essere esaminato e approvato dal Consiglio comunale. E non è tutto. Essi, infatti, vogliono sapere «quale sia la funzione della commissione consigliare Statuto e regolamenti». A loro avviso, infatti, la commissione «si è rivelata una farsa e la causa di una gran perdita di tempo». Per questo, provocatoriamente, affermano: «Se non è obbligatoria, ne chiediamo l’abolizione».

«Il regolamento, che verrà approvato nel prossimo consiglio comunale, e l’ordinanza non si escludono a vicenda, bensì sono compatibili fra di loro», replica il sindaco Moretto. «Il regolamento disciplinerà in forma completa questa materia, ma, considerato che I suoi tempi di approvazione sono piuttosto lunghi, ho ritenuto corretto intervenire alo scopo di dettare I tempi nei quali possono essere utilizzate le slot machines». Secondo quanto afferma, quindi, ora a Buttapietra «è stata adottata la linea che era stata decisa dall’assemblea dei sindaci dell’Ulss 20 (ora confluita nell’Ulss 9 Scaligera, ndr) e che sono stati adottati anche dai Comuni vicini». Per il primo cittadino, l’urgenza di mettere mano a questa materia ci sarebbe davvero stata. «Recentemente è stata aperta una seconda sala slot, e di videolottery qui ce ne sono in vari bar, per cui era arrivato il tempo di porre paletti, almeno per quanto riguarda gli orari», racconta. Aggiungendo che, comunque, il suo provvedimento lo ha assunto «in attesa che arrivi il regolamento».

Luca Fiorin

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