<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La sua voce in 100
teatri: a Malagnini
va il premio Lugo

Il tenore Mario Malagnini di Salò, durante una esibizione all’opera
Il tenore Mario Malagnini di Salò, durante una esibizione all’opera
Il tenore Mario Malagnini di Salò, durante una esibizione all’opera
Il tenore Mario Malagnini di Salò, durante una esibizione all’opera

Mario Malagnini, tenore italiano con più di trenta opere liriche in repertorio, è il vincitore del 23° premio Giuseppe Lugo. Il comitato presieduto da Giuseppe Pezzini, che nel 1994 istituì il riconoscimento per ricordare il grande tenore di Rosolotti, di cui fu amico e autista, scegliendo il cinquantottenne tenore bresciano (è nato a Salò) ha voluto premiare il grande cantante che, nel corso della sua lunga carriera, si è distinto nel panorama lirico internazionale dando lustro all’Italia in oltre cento teatri in tutto il mondo. La giuria, oltre che da Pezzini, è composta da Gianni Villani, critico musicale, Luigi Tuppini, presidente dell'Accademia Filarmonica di Verona, e Isabel Cristina Granados, assessore alla Cultura di Sommacampagna.

Malagnini ha conosciuto il successo molto giovane. Ancora studente ha vinto, uno dopo l’altro, quattro concorsi internazionali, uno dei quali a Vienna, per sola voce tenore. Ha debuttato nel 1984 nel Corsaro di Verdi al Lirico di Milano e, l’anno dopo, ha interpretato, nell’Arena di Verona, il ruolo di Foresto nell’Attila di Verdi. E’ stato uno dei più giovani Radames che si ricordi.

Il premio «Giuseppe Lugo», che ha avuto a lungo come presidente onorario il soprano Magda Olivero, morta nel settembre del 2014 a 104 anni, e nel mezzosoprano Adriana Lazzarini la madrina, ha assunto, anno dopo anno, rango e rilevanza artistica. Il nome di Malagnini si aggiunge nell’albo d’oro a quello dei più grandi tenori della recente storia della lirica: Giuseppe Di Stefano, Franco Corelli, Placido Domingo, Josè Carreras, Carlo Bergonzi, Nicola Martinucci, Carlo Ventre...

Mario Malagnini riceverà il premio sabato 30, nel corso del concerto (con inizio alle 21) organizzato dal Comitato Giuseppe Lugo a Villa Vento, a Custoza. Oltre al tenore bresciano si esibiranno il soprano Nadina Karbeli, il mezzosoprano Anastasia Boldyreva, il baritono Alberto Mastromarino. Al pianoforte, il maestro Patrizia Quarta. L’ingresso al concerto, patrocinato da Comune di Sommacampagna, Proloco di Custoza, Provincia di Verona, Regione Veneto, è libero, così come il buffet finale offerto dalla famiglia Pezzini. In caso di maltempo il concerto si svolgerà all’interno della villa.

«Ho avuto la fortuna», così Giuseppe Pezzini, 82 anni, ricorda Lugo, «di accompagnarlo a grandi serate e a concerti, a Milano e in altre città italiane. Avevo 8 anni quando cominciai a seguirlo. È stato, per me, come un padre. Oltre che un grandissimo cantante, era anche un uomo di immensa bontà. Ha aiutato tanta gente, ha fatto tanto bene nella sua vita. Come si può non mantenere vivo il ricordo di un uomo così? Ancora adesso, dopo 35 anni dalla sua morte e a 23 dalla prima edizione intorno al suo nome e al premio, c’è tanto entusiasmo e partecipazione. Sì, è vero, l’organizzazione costa, ma la soddisfazione mi ripaga abbondantemente».

Maggiorni informazioni allo 045.516003 o sul sito internet www.ristorantevillavento.com.

Morello Pecchioli

Suggerimenti