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«La sicurezza non può
fondarsi sui volontari»

«Aprire un distaccamento di vigili del fuoco volontari a Villafranca non è una bella idea. Forse non tutti sanno che funzionerebbe soltanto la notte e il sabato e la domenica, visto che, trattandosi di volontari, queste persone svolgono un altro lavoro. La politica mal si concilia con la nostra operatività. Proprio per questo abbiamo chiesto un incontro al ministro Alfano al prefetto di Verona, al sindaco di Villafranca e ai rappresentanti del nostro comando centrale». Ad affermarlo, Andrea Residori, rappresentante dei vigili del fuoco veronesi per la Cgil.

L’intervento prende spunto dal recente decreto, a firma del sottosegretario Bocci, di apertura di un distaccamento volontario nel comune di Villafranca. Inoltre, tiene conto di quanto affermato dal locale comando provinciale in merito alla possibile apertura sia del distaccamento volontario di Villafranca sia di un distaccamento cittadino nella zona Est del veronese. Sulla questione, è attiva una petizione, promossa, a titolo personale, da alcuni vigili del fuoco. La petizione, in tre settimane, ha già raccolto più di 600 firme (Verona sicura. Vigili del Fuoco professionisti sul territorio. Link https://www.change.org/p/luca-cipriani-verona-sicura-vigili-del-fuoco-professionisti-sul-territorio). Questo a dimostrazione che non si tratta di una battaglia politica, ma di tutela della sicurezza.

«Il Villafranchese ha un bacino di utenza di 220 mila persone», spiega Residori, «partendo da questi dati di rischio, a cui si aggiungono quelli derivanti dalla presenza di un’importante rete stradale ed autostradale, dall’esistenza di un fondamentale scalo aereo e, non ultimo, dall’imponente presenza di attività produttive e commerciali, riteniamo necessario ribadire, ancora una volta, quanto il personale operativo dei vigili del fuoco sostiene da anni, ovvero, la necessità di arrivare, in tempi brevi, all’apertura di un distaccamento permanente dei vigili del fuoco, presidiato 24 ore su 24 da personale professionista».

Residori spiega che un distaccamento di volontari sarebbe meglio realizzarlo a Boscochiesanuova, considerata la distanza da Verona e l’impraticabilità delle strade che si può incontrare per arrivare sui luoghi degli interventi. Per questo la Cgil ha chiesto l’incontro al ministro dell'Interno, al sottosegretario di Stato, al capo dipartimento dei vigili del fuoco, a quello interregionale, a quello provinciale, al prefetto e al sindaco di Villafranca.

STATO AGITAZIONE. «Per ora non abbiamo avuto risposte, se continua così saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione», conclude Residori, «non possiamo che contestare l’anomala decretazione di un distaccamento volontario che, considerando sia la scarsità di organico dei vigili del fuoco di Verona sia la scarsa esperienza dei volontari veronesi (la maggior parte dei quali ha una esperienza di circa due anni e pochissimi interventi effettuati dopo la conclusione di un corso di preparazione di sole 120 ore), andrebbe a tutti gli effetti a mascherare l’assenza dello Stato per quei 2200 mila abitanti che, credendo di poter confidare su un intervento professionale si ritroverebbero ad essere soccorsi “a geometria variabile”, a seconda dell’incerta presenza di volontari e della loro più o meno elevata preparazione», conclude. Adesso i rappresentanti sindacali attendono la risposta delle istituzioni.

Alessandra Vaccari

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