<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La mafia le ha ferite nei cuori
Quattro donne si raccontano

Il palco di Villa Vecelli Cavriani durante una serata dedicata alla lotta alla mafia FOTO PECORA
Il palco di Villa Vecelli Cavriani durante una serata dedicata alla lotta alla mafia FOTO PECORA
Il palco di Villa Vecelli Cavriani durante una serata dedicata alla lotta alla mafia FOTO PECORA
Il palco di Villa Vecelli Cavriani durante una serata dedicata alla lotta alla mafia FOTO PECORA

L’undicesima edizione, undici pugni virtuali al cuore alla mafia, con il racconto di chi ha subito la sua violenza la sua ingiustizia. È il risultato che si celebrerà domani alle 20.45 a Villa Vecelli Cavriani con il tradizionale incontro, moderato dalla giornalista Alice Cristiano contro le organizzazioni criminali. «L’antimafia la facciamo attraverso le testimonianze vere di chi ha vissuto il trauma della perdita di un proprio caro», spiega il sindaco Tomas Piccinini. Ma ecco i nomi e la storia delle partecipanti al dibattito di domani.

ANGELICA MONICA SCIFO. È figlia di Patrizia Scifo, sparita a 17 anni il 18 giugno del 1983 a Niscemi, vicino a Caltanisetta. La madre si era innamorata di Giuseppe Spatola, sposato e affiliato ad una cosca mafiosa. I rapporti tra i due si guastarono dopo alcuni mesi e nel frattempo, è nata Angelica Monica. La sera del 18 giugno di 34 anni fa, Patrizia portò Angelica dalla madre, dicendo che sarebbe tornata il giorno dopo. Non tornò mai più. Un mese dopo, il 18 luglio 1983, fu ucciso anche il padre di Patrizia, Vittorio Scifo. L’anno dopo sempre nel centro di Niscemi, fu ucciso anche Giuseppe Spatola.

ANGELA OGLIASTRO. È sorella di Serafino, ex agente della polizia ma, al momento della morte, venditore di automobili. Non si sa perché fu ucciso il 12 ottobre 1991. Pare che fosse a conoscenza degli autori dell’omicidio di un mafioso Filippo Quartararo. Ci sono particolari agghiaccianti sulla sua fine: sarebbe stato interrogato e torturato. Successivamente fu strangolato da sei persone. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.

CROCIFISSA VOLPE. È figlia di Luigi Volpe, vittima innocente e ucciso per sbaglio in un agguato mafioso a Riesi, un paese a 40 chilometri da Caltanisetta, il 21 novembre 1990. Gli obiettivi del comando mafioso erano altri due componenti di un clan concorrente poi uccisi. Il rumore degli spari attirò una pattuglia dei carabinieri che, una volta arrivati davanti al bar della Gioventù furono accolti da una grandinata di proiettili.

Si scatenò una sparatoria nella quale perse la vita Luigi Volpe, morto a soli 32 anni.

LUCIANA DI MAURO. È moglie di Gaetano Montanino la guardia giurata di Ottaviano nel Napoletano uccisa il 4 agosto 2009 durante una sparatoria in piazza Mercato. Proprio il 20 settembre scorso, è morto per cause naturali a 27 anni il pentito Vincenzo De Feo che faceva parte del commando che uccise Montanino. La guardia giurata fu uccisa dal commando di camorristi perché si era rifiutato insieme al suo collega di consegnare loro la pistola. La moglie ha perdonato l’assassino di suo marito e sta aiutando la sua famiglia.

Suggerimenti