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La maestra compie 90 anni
Ex alunni a casa sua a sorpresa

Una classe tutta femminile di bambine nate nel 1956 con la maestra LuiginaGli ex alunni della maestra Luigina Benassuti davanti all’abitazione per il compleannoLa maestra riceve la medaglia dal sindaco Saverio Bozzini nell’88
Una classe tutta femminile di bambine nate nel 1956 con la maestra LuiginaGli ex alunni della maestra Luigina Benassuti davanti all’abitazione per il compleannoLa maestra riceve la medaglia dal sindaco Saverio Bozzini nell’88
Una classe tutta femminile di bambine nate nel 1956 con la maestra LuiginaGli ex alunni della maestra Luigina Benassuti davanti all’abitazione per il compleannoLa maestra riceve la medaglia dal sindaco Saverio Bozzini nell’88
Una classe tutta femminile di bambine nate nel 1956 con la maestra LuiginaGli ex alunni della maestra Luigina Benassuti davanti all’abitazione per il compleannoLa maestra riceve la medaglia dal sindaco Saverio Bozzini nell’88

Non solo il classico mazzo di fiori con pasticcini e spumante ma anche un album fotografico che ricorda gli anni della scuola elementare. Un gruppo di ex alunni di Luigina Benassuti, da tutti conosciuta come la maestra Tonato, per il suo 90esimo compleanno, hanno voluto farle una sorpresa. Si sono presentati lunedì 10 luglio a casa sua. La sorpresa ha lasciato Luigina quasi senza fiato quando se li è visti sulla porta d’ingresso. Ha abbozzato un sorriso che denotava tutto il suo stupore e nel contempo anche la sua gioia che in quel momento non era in grado di esprimere con le parole.

L’idea di festeggiare i 90 anni della loro ex insegnante è nata da un gruppo di suoi ex alunni. «Abbiamo pensato di farle una sorpresa, come infatti è stato, regalandole un album con alcune decine di foto delle numerose classi dei suoi alunni delle elementari di Erbè», dichiarano Mariella Piccinato e Marziana Cipriani, promotrici dell’iniziativa condivisa da altri compagni e compagne di scuola. Nell’album sono state inserite anche foto di gite, spettacoli ed altri eventi svoltisi nei lunghi anni di insegnamento della maestra Tonato, oggi vedova del maestro elementare Fernando Tonato.

Anche il sindaco Nicola Martini ha partecipato ai festeggiamenti, non come ex alunno, porgendole gli auguri da parte dell’amministrazione comunale.

«Nonostante le mie figlie fossero a conoscenza dell’iniziativa dei miei ex alunni, non mi avevano avvertita», racconta l’ex maestra. «Subito non capivo cosa stesse succedendo: una sorpresa piacevole. Vedermi davanti coloro che tanti anni fa erano dei ragazzini e delle ragazzine. Addirittura una di loro è giunta appositamente da Padova, dove ora abita, mentre mi risulta che molti altri impossibilitati ad essere presenti, hanno delegato i loro ex compagni per farmi gli auguri di buon compleanno».

La maestra Luigina, all’anagrafe Luigia, si è diplomata durante la guerra nel 1945 alle magistrali Montanari di Verona. «Nel 1948 ho vinto il primo concorso per insegnare alle elementari», ricorda, «e mi fu assegnata una pluriclasse, dalla prima alla terza a Cortalta, un piccolo gruppo di case coloniche ai confini con il mantovano».

Benassutti ricorda bene quella sua prima esperienza poiché si trattava di insegnare a una quindicina di bambini figli di braccianti agricoli che abitavano nelle vicinanze della grande corte, oggi completamente in rovina. «Ricordo che c’erano due grandi caseggiati con diverse famiglie. Avevano anche un nome: l’uno Trento e l’altro Trieste. Ebbene nel rustico del caseggiato Trento, dopo averlo ripulito al meglio, fu ricavato uno spazio che possiamo definire eufemisticamente un’aula». Luigina spiega com’era difficile avere il materiale didattico, allora a carico dei comuni, perché quel gruppo di abitanti risiedeva sparso in un’area sulla quale avevano, e hanno ancora oggi, giurisdizione ben quattro comuni: Erbé, Sorgà, Trevenzuolo e Castelbelforte, nel mantovano. «Quando chiedevo qualcosa per la scuola mi trovavo di fronte al classico scaricabarile: nessuno voleva intervenire», dice. All’atto del suo pensionamento, il 14 maggio 1988, ottenne dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga, il diploma di benemerenza di prima classe «con la facoltà di fregiarsi della medaglia d’oro» che il sindaco dell’epoca, Saverio Bozzini, le consegnò a nome dell’amministrazione comunale. Medaglia che custodisce gelosamente con il decreto di Cossiga tra i tantissimi ricordi della sua carriera ai quali si aggiunge il libro fotografico regalatole dai suoi ex alunni.

Lino Fontana

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