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La lottizzazione crea fratture
Perde pezzi la maggioranza

Il sindaco Sara Moretto in Consiglio comunale FOTO PECORA
Il sindaco Sara Moretto in Consiglio comunale FOTO PECORA
Il sindaco Sara Moretto in Consiglio comunale FOTO PECORA
Il sindaco Sara Moretto in Consiglio comunale FOTO PECORA

Consiglio comunale con sorpresa, a Buttapietra, dove lunedì sera sono emerse divergenze nella maggioranza. È prematuro parlare di divisioni, ma sul fatto che nel gruppo che sostiene il sindaco Sara Moretto ci siano delle crepe ora pare che di dubbi ce ne possano essere pochi.

La prima diversità di vedute è emersa sulle attività in previsione del referendum sull’autonomia del Veneto che si svolgerà il 22 ottobre. Il capogruppo della Lega Renzo Giacopuzzi ha presentato una mozione con la quale chiedeva al sindaco e alla giunta di promuovere iniziative volte a portare a votare il maggior numero possibile di elettori pronti ad esprimersi per il sì.

«Personalmente sono per l’autonomia e sto già facendo campagna in questo senso, anche se su questo tema lascio libertà di voto ai miei consiglieri», ha affermato il sindaco, espressione di una lista civica. Poi proposto alla Lega e a Gabriele Filippi di Alternativa Civica, anche lui favorevole all’autonomia, di far nascere per il referendum un’inedita alleanza fra maggioranza e opposizione. È solo grazie a un voto trasversale, però, che la mozione è passata. Ben quattro membri della forza di governo, l’assessore Eleonora Filippi e i consiglieri Vincenzo Bertoli, Claudio Albi e Aldo Muraro si sono infatti astenuti. L’inedita confusione di ruoli registrata per il referendum ha però costituito solo l’antefatto di un’altra situazione inaspettata, che si è verificata quando si è votato in merito al tema amministrativamente più tormentato degli ultimi decenni. Il Consiglio, infatti, per volontà del sindaco è stato chiamato ad esprimersi in merito alla proposta che dovrebbe chiudere la vicenda del Peep Nord. Il piano di edilizia residenziale popolare che il Comune ha approvato ancora nel settembre del 1996 e che poi, oltre a non essere mai stata realizzato, è divenuto la fonte di un lunghissimo contenzioso.

I proprietari di una parte dei terreni del capoluogo che dovevano essere trasformati in area residenziale pubblica, infatti, a partire dal 2005 hanno intentato una serie di ricorsi e cause legali, di cui quattro sono tuttora in corso. Solo nel giugno scorso, su invito del giudice, è stata raggiunta un’ipotesi di accordo in base alla quale il Comune retrocederà i terreni ai ricorrenti, concedendo loro un importante credito edilizio, in cambio di solo una parte delle spese per le opere di urbanizzazione effettuate.

A fronte delle considerazioni espresse dal sindaco e dall’assessore ai Lavori pubblici Luca Zonin, secondo le quali si trattava di evitare il pericolo reale di condanne economicamente pesanti, la Lega ha anticipato che invierà i documenti alla Corte dei Conti, invitandola a verificare le colpe di questa situazione, che a suo avviso ricadono sulla precedente amministrazione. Gabriele Filippi ha invitato i nuovi consiglieri a non votare, per non prendersi responsabilità che non competono loro. Dopo aver interrotto per una decina di minuti la seduta per un confronto nel suo gruppo, il sindaco ha messo ai voti la proposta di transazione. Filippi ha lasciato l’aula che Gian Paolo Pighi di Ritorniamo a fare aveva disertato volutamente sin dall’inizio, proprio per non partecipare a questa votazione. La Lega ha detto no. La maggioranza si è espressa per il sì. Tranne l’ex-sindaco Aldo Muraro, che si è astenuto. «Prendo atto del voto di Muraro e mi riservo di valutare le conseguenze politiche che comporta tale scelta, considerato anche il ruolo amministrativo che ha avuto», ha detto a voce alta Moretto che poi, ha rinviato ulteriori prese di posizioni ai prossimi giorni.

Luca Fiorin

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